Forza Italia: “Scuole e Provincie al gelo, Il governo le ha abbandonati”
“Cosa intende fare il Governo Renzi per porre fine al caos imperante negli istituti superiori abbandonati a se stessi, e spesso senza riscaldamento, a causa del caos derivante dalla pasticciata riforma delle Province?”.
Lo chiedono in una interrogazione al Governo i Deputati pugliesi di Forza Italia, On. Rocco Palese, Nuccio Altieri, Gianfranco Chiarelli, Nicola Ciracì, Antonio Distaso, Benedetto Fucci, Roberto Marti, Elvira Savino e Francesco Paolo Sisto.
“Tra le funzioni fondamentali affidate oggi alle Province dalla Legge 56/2014 – spiegano i Deputati – vi è la ‘gestione dell’edilizia scolastica’, non quella più ampia prevista dalla 142/90 e confermata dalla 267/200 che comprendeva anche tutti i compiti connessi. La nuova funzione si riferisce, quindi alla sola attività di realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, escludendo tutti gli ulteriori compiti precedentemente attribuiti alle Province, quali ‘le spese varie d’ufficio e per l’arredamento, quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista d’acqua, per il riscaldamento’. Peraltro – aggiungono i Deputati – il consolidato orientamento della Corte di Cassazione prevede che quelle spese siano state poste solo eccezionalmente a carico degli Enti Locali perché attengono alla concreta utilizzazione degli immobili scolastici, quindi alla gestione delle attività di istruzione di competenza statale. Ne deriva che oggi le spese per il concreto funzionamento e per le utenze, dovrebbero essere a carico dello Stato anche perché le Province, per effetto delle nuove norme e anche dei consistenti tagli previsti dall’ultima Legge di Stabilità, non sono più nelle condizioni di continuare a sostenere quelle spese, con la conseguenza che la maggior parte degli istituti scolastici superiori in questo periodo è senza riscaldamento. Chiediamo quindi – concludono gli Onorevoli di Forza Italia – quali orientamenti intenda esprimere il Governo e quali iniziative voglia intraprendere nell’ambito delle proprie attribuzioni, per evitare disagi all’utenza scolastica”.