Ilva. La Fim Cisl avrebbe preferito la continuità con Bondi
Il monito del Segretario nazionale Marco Bentivogli: “Ora nessun passo indietro, ripartire dal piano industriale presentato”
“Come è noto, in una situazione di ritardi non dovuti alla gestione commissariale pur rispettando le prerogative da parte del Governo della nomina di Piero Gnudi, avremmo preferito continuità e supporto all’importante lavoro realizzato dalla gestione del commissario Bondi. Questa gestione si è caratterizzata per quattro tratti distintivi fondamentali: la grande competenza sul settore siderurgico e industriale volta anche alla ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per il rilancio e l’ambientalizzazione dell’Ilva; la grande capacità di equilibrio nel depotenziare il conflitto tra i poteri dello Stato; l’aver presentato il piano industriale all’altezza del progetto di ambientalizzazione e di rilancio competitivo più importante del continente; una continua e costante disponibilità al confronto con il sindacato”. Questo il pensiero del Segreteraio nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli, che commenta il cambio della guardia del commissario dell’Ilva.
“La gestione commissariale – spiega Bentivogli – ha dovuto scontare continui ritardi e incertezze a livello istituzionale, locale e nazionale, e un boicottaggio costante da parte dei proprietari del gruppo Ilva. La Fim Cisl continuerà a dare il suo contributo costruttivo invitando il commissario Gnudi a ripartire dal piano industriale presentato basato sul piano ambientale, che ricordiamo, il Governo aveva già approvato come DPCM”.
“L’Ilva – ricorda infine il Segretario Fim Cisl – rappresenta un patrimonio industriale e una sfida per tutto il sistema paese che non consente ulteriori stand-by e ritardi”.