AgricolturaColdirettilavoroRegione

Lavoro in Puglia: previsti 20mila operai agricoli per semine e raccolta olive

Pubblicità

Sono quasi 20mila i lavoratori previsti in entrata nelle aziende agricole della Puglia tra settembre e novembre. L’avvio delle semine autunnali e delle grandi raccolte, come quella delle olive, richiederà infatti un significativo incremento di manodopera. Lo rende noto Coldiretti Puglia sulla base dell’analisi del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro.

Secondo i dati diffusi, a settembre si registra una lieve flessione nazionale delle entrate nel settore primario, ma la Puglia conferma il proprio fabbisogno. Una quota rilevante delle assunzioni sarà coperta da lavoratori immigrati, con una percentuale che nel mese di settembre si attesta al 37%.

Lavoro agricolo e manodopera straniera

Coldiretti Puglia evidenzia che quasi un terzo del Made in Italy agroalimentare prodotto nella regione è frutto del lavoro di manodopera straniera. Si contano infatti 22.314 lavoratori provenienti da diversi Paesi, pari al 10% degli addetti extracomunitari a livello nazionale.

Gli occupati stranieri in agricoltura rappresentano in Puglia il 23,6%, contro il 7,8% degli italiani. Una presenza significativa nelle coltivazioni arboree (53,8%) e nelle colture orticole (17,7%), con un impiego che nel 88% dei casi è stagionale. Si tratta spesso di braccianti che tornano ciclicamente in Italia, in base ai calendari di raccolta.

Esigenze del settore e criticità

Nonostante la presenza consolidata di manodopera estera, le imprese agricole faticano a coprire tutte le necessità. Secondo Coldiretti Puglia, il sistema del “click day” limita la tempestività nell’arrivo dei lavoratori stagionali, con il rischio che questi giungano a campagna raccolta già conclusa.

La domanda di lavoro riguarda figure specializzate – trattoristi, potatori, serricoltori – ma anche raccoglitori di frutta, verdura e uva. Parallelamente, la multifunzionalità delle aziende agricole apre nuovi spazi occupazionali: dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, fino alle attività di agricoltura sociale e alla produzione di energie rinnovabili.

Distribuzione territoriale dei lavoratori previsti

  • Bari: 6.510 lavoratori
  • Foggia: 6.620 lavoratori
  • Taranto: 2.760 lavoratori
  • Brindisi: 1.990 lavoratori
  • Lecce: 1.900 lavoratori

Totale: 19.780 unità.

La Puglia conferma il proprio ruolo centrale nella produzione agricola nazionale, ma le imprese segnalano la necessità di un adeguamento normativo per garantire una gestione più efficace dei flussi di manodopera. Nei prossimi mesi sarà decisivo assicurare un incontro puntuale tra domanda e offerta di lavoro agricolo, così da non compromettere le attività di semina e raccolta che rappresentano un pilastro per l’economia regionale.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio