Fattorie sociali in Puglia: nasce l’Osservatorio nazionale
Le fattorie sociali in Puglia stanno diventando un modello di riferimento per l’agriwelfare in Italia. Coldiretti Puglia annuncia l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sull’agricoltura sociale presso il MASAF, con l’obiettivo di promuovere inclusione, pet therapy e inserimento lavorativo nelle aree rurali.
Fattorie sociali in Puglia: strumenti di integrazione e benessere
Sono 95 le aziende agricole pugliesi attive nel sociale, secondo Coldiretti Puglia. Le attività comprendono l’agriasilo, gli orti sociali, l’ospitalità per anziani e la pet therapy. Queste realtà svolgono un ruolo cruciale nel reinserimento di persone con disabilità, ex detenuti e migranti, contribuendo a un nuovo modello di welfare verde.
Tra gli esempi più virtuosi, a Laterza l’azienda “Valle degli Asini” promuove percorsi di pet therapy per minori autistici in collaborazione con la ASL di Taranto. A Casamassima, invece, il centro “Terra d’Incontro” ospita soggetti fragili, offrendo percorsi formativi in sinergia con le istituzioni locali.
Un’agricoltura sociale sempre più radicata nel territorio
Grazie alla legge regionale sulla multifunzionalità agricola, le fattorie sociali in Puglia rappresentano una risorsa fondamentale per l’inserimento socio-lavorativo di giovani, disabili e cittadini in difficoltà. I giovani imprenditori agricoli e le donne in agricoltura stanno guidando questa trasformazione.
Gli agriospizi, ad esempio, propongono attività come ortoterapia, ginnastica dolce e corsi di cucina per gli anziani, migliorando la qualità della vita e favorendo la socializzazione. Coldiretti sottolinea che “le fattorie sociali offrono un servizio utile anche al sistema dei servizi pubblici, sempre più sotto pressione”.
Per approfondire le buone pratiche dell’agricoltura sociale, è possibile consultare il portale ufficiale della Rete Rurale Nazionale.
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