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Avviato cantiere di Crispiano per il torneo di Tiro con l’arco: per i Giochi e oltre

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Un impianto costruito in vista del fatidico 2026, anno dei tanti sospirati Giochi del Mediterraneo, ma con l’ambizione di lasciare un’eredità per il futuro, un bene durevole, che resti a disposizione per gli anni a venire della Puglia ma anche del resto del Meridione, col fine di far crescere il numero di praticanti di questa affascinante disciplina sportiva e di evitare l’effetto “cattedrale nel deserto”, tanto temuto giustamente quando si pianificano e si costruiscono le strutture legate ai grandi eventi sportivi.

Questa l’ambizione dell’impianto inaugurato ieri a Crispiano, alla presenza anche del ministro dello Sport Andrea Abodi oltre che del Commissario straordinario dei Giochi Massimo Ferrarese, nel quale avranno sede i tornei di Tiro con l’arco dei Giochi del Mediterraneo del 2026.

Un impianto progettato dall’ingegnere Francesca Colaninno, attrezzato di ampi parcheggi e di spazi per il pubblico, ma soprattutto in grado di consentire ai praticanti di usufruire sia di aree all’aperto sia di aeree al chiuso, e che offrirà anche ai semplici neofiti, ai curiosi, la possibilità di cimentarsi in quest’arte che richiede una così grande precisione e , prima ancora, sangue freddo.

Il sindaco di Crispiano Luca Lopomo, a corollario dell’inaugurazione, ha rivendicato un aspetto ulteriore, particolarmente significativo, di quella che sarà le gestione dell’impianto: “Si tratta – ha dichiarato – del più importante investimento infrastrutturale sportivo mai realizzato nel nostro Comune e sarà interamente gestito dagli uffici tecnici comunali, con un risparmio che ci permetterà di reinvestire in migliorie e dotazioni sulla stessa struttura.

A differenza di altri impianti previsti nel quadro dei giochi, questo progetto procede regolarmente secondo i tempi stabiliti per la sua realizzazione”.

L’Italia nel Tiro con l’arco vanta peraltro due medaglie d’oro nelle competizioni svolte in seno ai Giochi Olimpici, una nel torneo individuale maschile, con Marco Galiazzo ad Atene 2004, e l’altra nel torneo a squadre maschile, a Londra 2012. E c’è un’ulteriore buona notizia, per sperare di rimpinguare il bottino di medaglie di Taranto 2026: la Korea del Sud, la nazione in grado di predominare nettamente nel Tiro con l’arco, specialmente nel settore femminile (da quando è nato il torneo a squadre, a Seul 1988, sono state registrate solo vittorie sud koreane!) non ci risulta sia bagnata dal Mar Mediterraneo.

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