
“L’agricoltura in Puglia è la prima industria a cielo aperto della regione: è la nostra storia, il nostro futuro, è la nostra identità e dobbiamo preservarla”, afferma Gennaro Sicolo, presidente della sezione pugliese della Confederazione Italiano Agricoltori (CIA) . “Per questo motivo abbiamo chiesto al presidente Emiliano la convocazione urgente di una riunione operativa che affronti concretamente la questione”.
La richiesta fatta da Sicolo di un tavolo con la Regione verte sulla vexata quaestio di come regolamentare severamente la produzione da energie rinnovabili a livello regionale, alla luce di quella che sta assumendo, fra impianti fotovoltaici ed eolici, il volto di una vera e propria violenza perpetrata ai danni delle bellezze naturalistiche della Puglia.
L’Ufficio Legislativo di Cia Puglia presenterà alla Regione un piano volto a tutelare i terreni agricoli da quella che si è dimostrata essere una vera e propria riconversione di un territorio a vocazione storicamente agricola verso un altro tipo di economia. Un vero e proprio business per le multinazionali del settore, ingigantito dalla narrazione mainstream che impone di abbattere la produzione di energia da fonti fossili ma non si cura ugualmente che essa possa avvenire ai danni del territorio naturale.
Una contraddizione grande quanto una casa, che solo chi è stolto o in malafede può negare.
Per CIA Puglia, vanno messi dei paletti ben precisi: considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da preservare e utilizzare per le colture, riservando di conseguenza la realizzazione di nuovi impianti alle zone industriali, a terreni di scarso pregio o non utilizzabili diversamente e ai tetti degli edifici pubblici.
Occorre poi limitare l’utilizzo di suoli agricoli ai terreni incolti da almeno 5 anni. Inoltre, è necessario che le amministrazioni locali possano finalmente avere voce in capitolo nel processo autorizzativo, facendo valere le caratteristiche e la tutela del territorio, in modo che non vengano concesse autorizzazioni che presentino profili di inidoneità.
CIA Puglia ha già pubblicamente denunciato gli inquietanti dati sul consumo di suolo nella Regione: la Puglia è la terza in Italia per potenza fotovoltaica installata (3.768 MW) e prima per energia eolica prodotta (oltre 6.300 GWh nel 2024), ma risulta anche quinta per consumo di suolo complessivo (8,27%).




