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Taranto – Uccise il padre. Per lui condanna a 20anni

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Eneo Motolese, uccise suo padre Cosimo, a colpi di pistola, il 27 febbraio del 2014. L’omicidio avvenne nel quartiere Paolo VI, all’esterno della palazzina in cui Cosimo viveva con la sua famiglia. Il giovane Eneo, quella sera, dopo aver premuto ripetutamente il grilletto, si diede alla fuga, ma fu subito individuato dai Carabinieri, ai quali confessò l’omicidio. L’uomo, avrebbe ucciso il padre, in quanto quest’ultimo avrebbe instaurato in casa un clima di terrore, che avrebbe visto la moglie (madre di Eneo) spesso succube e vittima di percosse. Eneo, spesso pronto a difendere sua madre, sarebbe stato anch’egli vittima delle reazioni violente del padre. Per il giovane, il PM aveva chiesto la pena dell’ergastolo senza alcuna attenuante, ma nel corso del processo, il gup Vilma Gilli, ascoltando anche i difensori di Eneo Motolese, e considerando ogni fattore della vicenda, ha inflitto al giovane una pena di 20 anni di reclusione. Oltre lui, condannata a 16 mesi anche una giovane, per favoreggiamento.

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Redazione Pugliapress

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