Taranto, omicidio Axo – Per il medico, Antonio Bruno era capace di intendere e volere
Si è tenuta ieri presso il tribunale di Taranto l’udienza per l’omicidio del 32enne Giuseppe Axo, assassinato a colpi d’arma da fuoco presso il rione Salinella di Taranto.
Nell’aula di giustizia l’avvocato Maria Letizia Serra, unico difensore di fratelli Bruno, accusati di omicidio del 32enne, ha contro esaminato il dottor Gimmy Carbotti, incaricato per la perizia psichiatrica, il quale ha confermato che al momento del fatto Antonio Bruno era capace di intendere e volere. Durante l’udienza è stato sentito anche il dottor Vinci, il medico legale che ha eseguito la perizia su copro di Giuseppe Axo, il quale non ha escluso che uno dei colpi che hanno colpito a morte il 32enne sia stato esploso da un’altra arma.
L’avvocatoSerra, inoltre, ha chiesto l’incompatibilità con il regime carcerario per il suo assistito, Antonio Bruno.
Il giovane Axo venne assassinato il 27 febbraio scorso al rione Salinella da 5 colpi di arma da fuoco esposi, secondo la Polizia di Stato, dai fratelli Antonio Bruno (34 anni) e Francesco Bruno (32 anni) entrambi tarantini. Nel corso della sparatoria furono trovati 17 bossoli calibro 7,65.
L’attività investigativa prontamente avviata dalla Squadra Mobile consentì di accertare che qualche giorno prima si era verificata una violenta lite tra Axo Giuseppe e Bruno Francesco nel corso della quale quest’ultimo riportò varie lesioni al volto tra cui la frattura del setto nasale.