Taranto – Calcio, il procuratore Amato: “Taranto, serve un’organizzazione migliore”
Posted On 14/12/2016
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Il procuratore e direttore sportivo Giovanni Amato è intervenuto ai microfoni di PugliaPress per parlare del Taranto e della situazione del calcio in generale. “Nel calcio si sta vivendo una crisi – dice l’agente – a partire dal dilettantismo fino alla Lega Pro, perché ormai si punta sui giocatori stranieri e non si valorizzano i ragazzi del settore giovanile. Ci sono situazioni incredibili, tecnici che allenano in cambio di sponsor o autogestioni delle squadre, non c’è più la professionalità di una volta. C’è chi va avanti con i soldi pur non sapendo come è fatto un pallone. Il problema parte dalla Federazione, che dovrebbe controllare ed avere delle garanzie da tutte le società. Purtroppo oggi ci sono tanti direttori sportivi che parlano di calcio e non conoscono neanche i giocatori. Molti allenatori trovano facilmente squadra grazie agli sponsor e poi retrocedono, mentre grandi intenditori di calcio come Agovino, Capuano, Maiuri o Sanderra fanno più fatica perché non si vendono. Ci sono anche situazioni di calciatori molto abili che non riescono a trovare spazio perché non hanno lo sponsor, e di conseguenza vanno a giocare in altri paesi. Chi non è in grado di fare il dirigente o l’allenatore dovrebbe trovare un lavoro anziché rubare i soldi ai presidenti“.
IL TARANTO: “La società rossoblù è solida e paga sempre gli stipendi, però purtroppo commette degli errori. Io credo che servano persone importanti nella dirigenza. Servirebbe gente esperta a ricoprire i ruoli di team manager, direttore generale e direttore sportivo. Ad esempio una persona seria ed umile come Luca Evangelisti avrebbe fatto fare un salto di qualità alla squadra, lui conosce bene l’ambiente ma ora si ritrova a fare le fortune del Fondi. Servono persone che amano i colori rossoblù, perché alcune figure del club non sono adatte ad un campionato professionistico. I soldi sono stati spesi, ma male. Un eventuale ritorno nei dilettanti rappresenterebbe un fallimento della città e dei nostri colori. E’ normale che si possa sbagliare, però sarebbe opportuno ascoltare i consigli di chi è nel mondo del calcio da molto tempo. Ci vuole un’organizzazione importante, la città merita ben altri palcoscenici. Io mi sono proposto gratuitamente ma non ho avuto risposta; avrei portato anche tre o quattro giocatori di qualità, quelli che servono all’attuale squadra per ottenere la salvezza“.
SU MAGNAGHI: “So che potrebbe andare a Fondi, ma è un giocatore da tenere stretto, deve avere spazio e fiducia e può fare molto bene“.
LA TIFOSERIA: “Spero che arrivi una salvezza tranquilla, i tifosi meritano questo ed altro, perché ogni settimana cantano per novanta minuti e tolgono del tempo alle loro famiglie per incitare i colori rossoblù“.
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