“Una città protagonista di umanità”
I complimenti di SEL ai cittadini di Martina Franca: “Finalmente abbiamo assistito ad un grande lavoro di squadra”
Dopo la gestione dell’emergenza migranti, che sono stati ospitati ad Ortolini, arrivano i complimenti alla cittadinanza da parte del Circolo SEL di Martina Franca, che esprimere la propria soddisfazione per come la città tutta di Martina Franca abbia saputo affrontare e gestire l’arrivo e la permanenza dei migranti. “Riteniamo che, nonostante ancora a livello nazionale non siano stati affrontati i temi che rivedano e ripensino un Piano organico per l’accoglienza dei migranti, la città di Martina Franca – spiega il cordinatore SEL Martina Franca Pino Fedele – abbia dato una delle più belle immagini di sé. Nel campo di Ortolini è stata visibile la forza, la volontà e il grande cuore umanitario della città. C’era ad accogliere i profughi, la migliore faccia che la città potesse mettere in campo. Finalmente abbiamo assistito ad un grande lavoro di squadra. Quella squadra che vuole vedere fianco a fianco la politica con le associazioni, i volontari con la gente comune, le Forze dell’ordine con i cittadini che in qualsiasi modo volevano dare una mano a 150 persone che scappavano da un pericoloso destino verso un’idea di vita migliore per se e per la propria famiglia. Non c’era nulla da ricevere in cambio, non c’erano palcoscenici da riempire, né elezioni da affrontare. Ma la politica, assieme a tanti cittadini, c’era e si è sporcata le mani e i vestiti come tutti gli altri, i segretari di partito con gli assessori e i consiglieri insieme ai dirigenti comunali, agli operatori del Comune e al servizio di Protezione Civile. In queste occasioni la Buona Politica ha mostrato che si può ricongiungere quel filo spezzato che vuole far rimanere i politicanti nelle fredde mura dei palazzi e i cittadini a rimboccarsi le maniche”. L’ultimo pensiero di Fedele è dedicato a tutta la città e al significato che la buona gestione di un fenomeno del genere porta con sé: “Ad Ortolini non solo abbiamo alleviato una disperazione di 150 persone ma abbiamo dimostrato che la città quando si unisce con la complicità di tutti riesce a balzare agli onori della cronaca anche per dei bellissimi gesti. Ma quello che a noi maggiormente fa piacere è che negli occhi di quelle 150 persone si sia visto come, nella sera del 10 giugno, si sentissero accolti e aiutati da una città che aveva voglia di essere protagonista d’umanità”.