Nel giorno del Giro, lo sciopero dei Vigili Urbani
Protesta dei lavoratori della Polizia Municipale che hanno tolto la divisa ed indossato la maglia nera. Deluso il sindaco Emiliano
La prima tappa italiana del Giro d’Italia, disputata in Puglia sotto una pioggia battente, ha visto il trionfo allo sprint del francese Nacer Bouhanni. La giornata si era aperta con il ritiro del dominatore delle volate sin qui disputate, il tedesco Marcel Kittel. Ma prima della tappa del Giro un’altra notizia ha interessato le strade baresi, con lo sciopero dei Lavoratori della Polizia Municipale indetto dalla USB (unione Sindacale di Base) P. I. Puglia.
In una nota stampa si parla di “alta adesione” allo sciopero, sin dai primi dati relativi ai turni della mattina e del primo pomeriggio. “Infatti, quasi un centinaio – si legge nella nota – di Vigili Urbani in servizio nei vari turni di lavoro hanno tolto, durante le ore di sciopero, la giacca della divisa d’ordinanza e indossato la maglia nera che un tempo, al Giro d’Italia, veniva consegnata all’ultimo arrivato, per denunciare la presa in Giro dei loro diritti. Questi alcuni slogan che hanno caratterizzato i presidi sotto al Palazzo di Città ed al Comando: “Al Comune di Bari i diritti dei Lavoratori …non tagliano il traguardo!”; “Da anni solo una presa in GIRO …dei Lavoratori della P.M.”; “Inutile GIRARCI attorno vogliamo diritti, salario e dignità”.
Al presidio si è anche avvicinato il sindaco di Bari Michele Emiliano, che ha espresso il proprio disappunto per la protesta: “Sono delusissimo! E’ incredibile quello che state facendo”. L’USB risponde così al primo cittadino del capoluogo regionale: “Peccato che appena ieri mattina lo stesso sindaco incrociando alcuni delegati USB dichiarava di apprendere solo in quel momento che era stato proclamato lo sciopero della Polizia Municipale, dopo che da settimane si sono svolte assemblee con i Lavoratori nonché incontri istituzionali, presso la Prefettura, con il Segretario Generale, il capo del Personale e frequenti scambi epistolari. Come USB riteniamo che sarebbe stato molto più saggio e costruttivo se L’Amministrazione, invece di mostrarsi arrogante sottovalutando il malcontento dei lavoratori e la forza dell’USB, avesse accolto la richiesta di aprire un tavolo di confronto serio sui tanti nodi irrisolti”.