Funghi spontanei, le raccomandazioni della Asl Brindisi per evitare intossicazioni
La Asl Brindisi, attraverso il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione diretto da Liborio Rainò, diffuso un comunicato con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati al consumo di funghi spontanei non controllati. Le recenti segnalazioni di intossicazioni hanno riportato l’attenzione pubblica sull’importanza della prevenzione e dell’informazione, fondamentali per evitare gravi conseguenze per la salute.
Le attuali condizioni meteorologiche – temperature miti, piogge frequenti e elevata umidità – hanno favorito una crescita significativa di funghi spontanei nei boschi e nelle campagne del Brindisino. Molti cittadini si dedicano alla raccolta senza possedere le competenze necessarie per distinguere le specie commestibili da quelle tossiche, aumentando così il rischio di errori e avvelenamenti.
Controlli e prevenzione sui funghi spontanei
Tra gli episodi più gravi segnalati dalla Asl Brindisi figurano due casi di intossicazione nefrotossica dovuti al consumo di Amanita ovoidea, conosciuta localmente come “farinaccio”, oggi classificata come specie tossica per l’apparato renale. Altri casi hanno riguardato funghi chiamati comunemente “amarieddi”, “asquanti” o “mucchiarieddi”, appartenenti al genere Lactarius, potenzialmente dannosi per l’apparato gastroenterico.
Non mancano, inoltre, situazioni di intossicazione dovute a scambi tra specie simili: funghi apparentemente innocui come il Clitocybe nebularis possono essere confusi con varietà velenose quali Entoloma lividum, responsabile di sindromi gastrointestinali acute.
La Asl Brindisi ricorda che anche i funghi considerati commestibili possono risultare pericolosi se non adeguatamente cotti, conservati male o consumati in quantità eccessive.
Le indicazioni del Servizio micologico della Asl Brindisi
L’Azienda sanitaria sottolinea che non esistono metodi casalinghi o prove empiriche affidabili per distinguere un fungo commestibile da uno velenoso. L’unica forma di prevenzione efficace resta la conoscenza, acquisibile attraverso i corsi di formazione micologica riconosciuti dalla Regione Puglia, indispensabili per ottenere il permesso di raccolta.
Il Centro di Controllo Micologico della Asl Brindisi è a disposizione dei cittadini per l’esame gratuito dei funghi raccolti, secondo il calendario pubblicato dai Comuni e dagli uffici sanitari territoriali. È raccomandato anche l’acquisto di funghi solo da venditori autorizzati e provvisti del certificato di commestibilità rilasciato dai micologi della Asl, che deve essere sempre esposto in modo visibile.
Tra le regole principali ricordate dall’Azienda sanitaria: consumare soltanto funghi spontanei controllati e in buone condizioni; cuocerli a lungo, preferibilmente in umido; non eccedere nelle quantità; evitare il consumo da parte di soggetti sensibili come anziani, bambini e donne in gravidanza.
La sicurezza alimentare comincia dalla conoscenza: la Asl Brindisi rinnova l’appello alla prudenza e alla prevenzione, ribadendo che la sicurezza alimentare parte dall’informazione corretta e dalla collaborazione dei cittadini con i servizi sanitari territoriali. Prima di consumare funghi spontanei, è sempre consigliato rivolgersi al servizio micologico aziendale per una valutazione esperta e gratuita.
PugliaPress
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