Neonatologia Perrino: l’ASL prova a rassicurare sul superamento della fase di criticità

Quello dell’UTIN, l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, è una delle situazioni di criticità con le quali l’ospedale di vertice dell’ASL di Brindisi sta facendo i conti da tempo, assieme alla situazione del Pronto Soccorso costantemente sovraffollato, all’assenza di specialisti di Radiologia interventistica a dispetto della strumentazione di eccellenza, della situazione di difficoltà in cui versano altri reparti fiori all’occhiello di questo ospedale, come quello dei Gravi ustionati.
Anche l’Utin era fra questi, anche la Neonatologia soffre tuttavia del male che affligge gli altri reparti in crisi e la sanità pubblica in generale, quello della mancanza dei medici specialisti.
Ci sta provando la Regione a metterci una pezza provvisoria, prospettando una paga oraria significativamente aumentata per i medici che accettino di fare straordinari, ci sta provando il Governo, promuovendo fra gli studenti di medicina l’importanza di specializzarsi in quelle branche che più soffrono la mancanza cronica di personale medico.
L’ASL di Brindisi non disconosce le difficoltà esistenti in un reparto di vitale importanza per la sopravvivenza dei nati prematuri, del resto da tempo note, ma con un comunicato fa il punto della situazione per dimostrare come si siano fatti tutti i passi per superare la fase di emergenza, a partire dall’espletamento del concorso pubblico, seguito del quale hanno accettato l’incarico tre medici: una specialista e due specializzandi. La specialista assumerà servizio a decorrere dal 16 agosto, mentre le altre due prenderanno servizio rispettivamente nei mesi di settembre e ottobre.
Va ricordato come sia stato proprio il ministero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, ad autorizzare l’assunzione da parte dei medici che si stanno specializzando, proprio per sopperire alle gravi carenze esistenti negli organici.
Resta inoltre sempre attiva la convenzione da tempo esistente con il Policlinico di Bari e con l’ ASL di Lecce, che assicura il supporto di professionalità qualificate e favorisce la collaborazione formativa e assistenziale. Sempre nel segno di questa collaborazione, va annoverato il trasporto d’urgenza diretto dei bimbi nati prima della 34esima settimana di gestazione direttamente verso il “Vito Fazzi”, l’ospedale di primo livello più vicino a Brindisi.
Il reparto di Pediatria ha infine garantito la massima collaborazione per la gestione del nido, contribuendo a mantenere un servizio efficiente e sicuro per i neonati e le loro famiglie. Inoltre, si legge nel comunicato, è stato pubblicato un avviso pubblico per Dirigenti Medici di Pediatria, con scadenza il 18 agosto. Subito dopo, in tempi rapidi, sarà resa nota la graduatoria dalla quale si potrà attingere per le esigenze sia del reparto di Pediatria sia dell’Unità di Neonatologia.
Chi attribuisce tale crisi, più che a una questione generale della sanità italiana, allo scarso appeal che avrebbe il “Perrino” su tutto il personale sanitario, è Forza Italia. La sezione provinciale del partito entra così nel merito della questione:
“Ovviamente aver limitato i ricoveri al di sotto delle 34 settimane di gestazione – affermano le coordinatrici provinciale e cittadina di Forza Italia Laura De Mola e Livia Antonucci – ed aver pensato di trasferire al Vito Fazzi di Lecce i neonati che rientrano in questa fascia, così come la collaborazione con il reparto di Pediatria del Policlinico di Bari, decretano un forte e forse irrevocabile ridimensionamento dell’UTIN di Brindisi.
E’ questo il motivo per cui chiederemo, immediatamente dopo Ferragosto, un incontro al Direttore generale dell’Asl De Nuccio, allargato alla partecipazione di nostri operatori sanitari, per comprendere concretamente come si intende intervenire per salvare l’UTIN, così come chiederemo di dare tempi certi (e non gli impegni assunti e poi disattesi in passato) sull’attivazione concreta ed in larga scala della ‘Partoanalgesia’ per la quale proprio Forza Italia si è spesa con iniziative pubbliche”.




