Intervento al femore da record: operata con successo una paziente di ben 104 anni.

In un comparto sanitario che, a livello regionale ma non solo, fornisce quasi solo notizie cattive, frutto non del mancato sforzo degli operatori sanitari ma di un ridimensionamento, progressivo e costante, dell’intervento pubblico in economia, o anche delle inefficienze e della cattiva gestione dei soldi pubblici quando non della corruzione, una notizia che riempie il cuore di gioia e speranza.
Proviene dall’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana peraltro, un ospedale di primo livello ma che negli ultimi anni ha fornito spunto soltanto per notizie negative, a partire dalla chiusura, si continua a dire parziale ma ormai pochi ci sperano, del reparto di Ostetricia e Ginecologia dove, nei giorni scorsi, una donna di 104 anni è stata operata per un intervento di riduzione di una frattura del femore.
Dopo 48 ore la paziente è stata rimessa in piedi per iniziare il percorso di fisioterapia. A dare la notizia il direttore del reparto di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale Camberlingo, Aldo Casto. “Questo genere di intervento – spiega il dottor Casto – di per sé rientra ormai nella routine, ma eseguito su una paziente di 104 anni corrisponde a un record”.
Nell’intervento, che rappresenta un esempio di eccellenza per il Camberlingo, sono state coinvolte le équipe multidisciplinari di Ortopedia e della Struttura di Anestesia e rianimazione, diretta da Pietro Fedele, in collaborazione.con i reparti di Cardiologia e Radiologia.
“Un lavoro di squadra – aggiunge il dottor Fedele – svolto grazie anche alla professionalità di tutto il personale della sala operatoria che non ha fatto mancare il prezioso apporto affinché la paziente ricevesse tutte le attenzioni che un caso del genere merita”.
Il decorso operatorio è stato tranquillo e senza intoppi. La paziente è stata rimessa in piedi per cominciare la fisioterapia: presto potrà tornare a casa.
“Ringrazio tutti i professionisti – sottolinea il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio – che hanno reso possibile questo risultato. Si tratta di un intervento straordinario che testimonia non solo l’eccellenza professionale degli operatori sanitari, ma anche l’umanità e la cura che ogni giorno vengono dedicate a tutti i pazienti”.
La notizia infonde speranza non tanto per la riuscita tecnica in sé dell’operazione, quanto per il tipo di paziente che ne è stata protagonista: speranza di ulteriore longevità e grande ammirazione.




