Desertificazione in Puglia: Coldiretti lancia l’allarme nella Giornata Ambiente
In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, Coldiretti Puglia ha diffuso un’analisi preoccupante: il 57% del territorio regionale è a rischio desertificazione. L’allarme riguarda in particolare l’agricoltura, settore strategico per l’economia pugliese, messo a dura prova dalla siccità, l’evento climatico estremo oggi più temuto.
Desertificazione in Puglia: impatti su agricoltura e biodiversità
Secondo Coldiretti, la siccità ha già causato danni superiori a 1 miliardo di euro nel solo 2024, compromettendo le campagne produttive. Gli invasi della Capitanata, ad esempio, sono riempiti solo al 33%, con appena 109 milioni di metri cubi d’acqua disponibili. Le produzioni agricole di qualità come grano, ortaggi, frutta e pomodoro sono a forte rischio, con ripercussioni anche occupazionali per le migliaia di addetti impiegati nel settore.
Non solo: la desertificazione in Puglia mette in pericolo anche l’ampio patrimonio di biodiversità. Sono a rischio 139 specie vegetali e 9 animali, insieme a 245mila ettari di aree naturali protette, tra cui i parchi nazionali del Gargano e dell’Alta Murgia. Le province di Foggia e Bari presentano la più alta percentuale di territorio soggetto a tutela ambientale, rispettivamente il 51,5% e il 27,7%.
Consumo di suolo e rischio idrogeologico aggravano la crisi
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dal consumo di suolo. In Puglia, oltre 160mila ettari risultano già impermeabilizzati, con un impatto diretto sull’equilibrio idrogeologico. I comuni pugliesi a rischio sono 9 su 10 (89%), in una regione particolarmente fragile a causa di cementificazione, abbandono rurale e diffusione di impianti fotovoltaici a terra.
Coldiretti evidenzia come in 50 anni sia scomparso quasi un terzo della superficie agricola utilizzabile, contribuendo alla perdita di fertilità dei suoli e alla maggiore esposizione ai fenomeni estremi. L’organizzazione agricola chiede un adeguato riconoscimento del ruolo strategico delle campagne pugliesi e un impegno concreto per tutelare la terra fertile.
“Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, attesa da quasi un decennio,” afferma Coldiretti Puglia, “e attuare interventi infrastrutturali per la raccolta e gestione delle acque. Servono bacini di accumulo per la pioggia e una rete di invasi efficiente, al fine di affrontare con strumenti adeguati le conseguenze dei cambiamenti climatici.”
La difesa del territorio e della sua capacità produttiva passa, conclude Coldiretti, da un modello agricolo sostenibile, integrato con la tutela ambientale e la sicurezza alimentare. Un obiettivo da perseguire con urgenza per garantire benessere e qualità della vita alle future generazioni.
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