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Taranto – Un racconto di un’amicizia fraterna

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Ci sono delle amicizie che vanno aldilà di quelle comuni. Ci si chiama “fratè”, forse ci si rispetta e ci si vuol bene più che fra fratelli. Era così con Daniele Scasseddu. Lui mi aveva scelto come amico vedendomi in tv. Allora, agli inzii del 2010, conducevo una trasmissione sportiva in una emittente locale. Eravamo praticamente gli unici ad avere spazio su Sky, quindi visti da tante persone, anche all’estero. Daniele che era in aspettativa dal suo lavoro, mi scrisse su un canale social. A dire il vero, non lessi subito il messaggio. Ma lui, che era uno tosto, caparbio, venne a trovarmi in emittente, dichiarandosi sportivo e mi disse che avrebbe voluto assistere dal vivo alla diretta di quel programma. “Perché no” gli risposi. Durante la pubblicità, iniziò a parlarmi di notizie sportive dell’ultim’ora. Lui usava il telefono come pochi già allora. Mi colpì il fatto che sapesse praticamente tutto, live, del mondo dello sport, in particolare del calcio. Un solo neo in quel che mi diceva, parlava troppo da juventino. Si sa, per chi mi conosce, che oltre a seguire il Taranto, ho un occhio particolare per l’Inter. Ma non voglio raccontarvi di me, sia chiaro, anche se a lui sarebbe piaciuto ascoltarmi o leggermi per ore. Quella sera mi conquistò. Gli offrii subito l’opportunità di raccontare in diretta quello che riusciva a sapere dal suo telefono, per me magico. Nel giro di qualche mese, Daniele parlava in tv, montava dei filmati e si occupava degli ospiti. Aveva una sorta di agenda dei vip incredibile! Da quel giorno, venne con me in tutte le attività in cui ero coinvolto. Soprattutto in radio, dove diventò pure regista… Una sorta di genio della comunicazione che forse aveva saputo sempre di esserlo ma mai ammesso pubblicamente. Anche scopritore di talenti musicali. Ricordo che mi segnalò una ragazza che lavorava in un panificio che credo avesse sentito cantare in un karaoke. Oggi, quella ragazza è una insegnante di canto, oltre ad essere una delle più belle voci di Taranto e forse di Puglia. Con Daniele, era facile contattare attori, cantanti, calciatori e personaggi culturali. Ne ha fatta di strada quel ragazzo, poco più che trentenne, che venne a trovarmi quella sera del 2010 in tv… La più grande soddisfazione con lui, l’ho avuta quando lo intervistai in occasione dell’uscita del suo primo libro a Pisa. Dovevo essere il primo a scrivere di lui. E così fu. L’intervista, ve la ripropongo subito dopo questo scritto. Ma ora mi devo incazzare con lui! Si, con lui, con Daniele. Devo farlo per iscritto, devo coinvolgervi tutti. Perché, da ieri, io sto impazzendo. Daniele! Non dovevi andartene così! Chi mi chiamerà, ora, nelle ore più insolite della giornata? Chi mi manderà le foto di Allegri che parla con te all’aeroporto di Pisa per farmi incazzare? Chi mi segnalerà quel calciatore dai piedi buoni che nessuno ha ancora visto? Chi mi chiederà consigli per qualunque passo della vita? No… Non posso credere che tu te ne sia andato senza che io potessi fare nulla per te. Tu hai fatto tanto per me. Ora è giusto che tu lo sappia, anche se eri convinto del contrario. Ti voglio bene, amico mio. E scusa se non te l’ho mai detto e fatto sentire come tu invece me l’hai sempre dimostrato. Grazie. Ora l’intervista. Non ho più lacrime da versare. DANIELE SCASSEDDU, IL POLIZIOTTO DALLA PENNA FACILE Hima, un incredibile thriller nato dalla penna di un poliziotto che adora la letteratura tanto da confezionarne subito un capolavoro. Un tarantino che vive a Pisa, ci ha raccontato un avvincente storia di polizia e di criminalità La storia di Daniele Scasseddu, scrittore tarantino, è affascinante perché è un po’ la stessa di chiunque voglia mettere a servizio degli altri, una propria qualità. Infatti Daniele è un poliziotto che vive a Pisa per scelta, città in cui ha messo su famiglia e dove vive ormai da svariati anni. Quando ha deciso di iniziare a scrivere il suo primo libro, non ha colto nessuno di sorpresa in quanto tanta gente conosceva le sue capacità letterarie. Conosciamolo meglio. Daniele nasce a Taranto il 7 Agosto del 1976. Opera come Agente della Polizia di Stato nella Questura di Pisa e vive a San Giuliano Terme. E’ alla sua prima esperienza letteraria ma è già al lavoro per il secondo libro, il seguito del secondo romanzo. Precedentemente, ha contribuito alla realizzazione del programma Radio Puglia Sport. Si occupa di iniziative sociali come il salvataggio di animali che ama. Sport, musica e lettura figurano fra le sue sviscerate passioni.
In una lunga chiacchierata con lui, abbiamo attraversato le pagine di “Hima”, suo capolavoro. “Hima vuol dire ‘Devozione’ ed è una parola araba che racchiude un senso romantico come l’amore che lega due persone, ma Hima è anche il nome della mia eroina, una cornice noir che cinge personaggi veri e virtuali”. Allora perché Hima. “Sono rimasto affascinato dalle storie che si raccontano sul Deep Web e in particolare una sua branca insidiosa e subdola vale a dire il Dark web. Un viaggio che porta un serial killer a rivelarsi in tutta la propria crudeltà in un gioco di sottili riferimenti al mondo dell’arte che addolcirà l’abominio che si cela”. C’è un fondo di verità in questo percorso? “I personaggi sono inventati ma al tempo stesso attuali, mi sono sforzato di riprodurre in 3 d una realtà che porterà i lettori a immedesimarsi in un personaggio piuttosto che in un altro”. Ricapitoliamo. Un libro in cui ti rispecchi? “Hima è il frutto delle mie esperienze da lettore e scrittore che per tutta la vita ha inseguito il sogno di pubblicare con una casa editrice. Ho sempre creduto in me stesso e ho voluto pubblicare con una casa media per non bruciarmi. Con Stefano Mecenate di DreamBook, abbiamo deciso di fare di Hima una trilogia e il secondo è già pronto”. In quali parti del mondo è ambientato? “Ovunque. Ma vi anticipo, che il mio viaggio, nel secondo libro porterà anche a Taranto”. Vogliamo dare qualche suggerimento al lettore? “Chi sceglie Hima leggerà una storia in chiave moderna con finale a sorpresa”. Giusto un piccolo racconto… “Nella splendida città di Pisa, l’ispettore Daniele Sandri e la sua squadra affronteranno una serrata caccia all’uomo per stanare un serial killer che miete vittime di giovani donne di tutta Italia. L’assassino decide di sfidare la Polizia e uccide una giovane agente del posto: da quel momento il Questore Terra, padre della bella Hima, decide di affiancarla al team inquirente col risultato che il criminale minaccia di uccidere anche lei. Due psichiatri affiancano la squadra per costruire il profilo del loro uomo ma, al contrario dei comuni assassini seriali, la persona che cercano mostra di avere un quoziente intellettivo notevole e si comprende che ci sia un complice nelle stesse forze dell’ordine. Nulla sarà certo fino all’ultima pagina: chi sarà davvero il cattivo e chi il buono? Un nome serpeggia, ambiguo e misterioso, tra criminalità e giustizia…” Hima Lo possiamo trovare dove? “Hima è in vendita on line; a Taranto, è in arrivo presso Mondadori store”.

Francesco Leggieri

Giornalista pubblicista. Collaboratore, a vario titolo, di altre redazioni sportive di giornali, radio e televisioni nazionali. Esperto di attività Audiovisive, fotografiche e cinematografiche (diploma don Orione di Roma 1985). Presentatore televisivo e radiofonico per varie emittenti locali e di eventi anche a carattere nazionale. Scrittore. E' in uscita il suo terzo libro. Esperienza nelle attività di pubbliche relazione in ambito militare.

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