COPRIFUOCO? NO, GRAZIE!
Le novità normative contenute nel decreto-legge che prevede le cosiddette “ Riaperture ”, afferiscono alla mobilità tra aree territoriali che risultano connotate da un diverso scenario di rischio sanitario, dall’ introduzione di un sistema di certificazioni che comprovano l’assenza di patologie derivanti dal virus, come pure dal riavvio delle attività scolastiche in presenza.
Il Gabinetto del Ministro evidenzia che il decreto-legge “ riaperture ”, all’ articolo 1, comma primo, proroga dal 1 maggio al 31 luglio la vigenza delle disposizioni di cui al Dpcm 2 marzo 2021 fermandone l’efficacia nella parte in cui lo stesso decreto legge non reca una diversa ovvero contraria disposizione, compresa la permanenza del coprifuoco tra le 22:00 e le 05:00, sollevando malumori soprattutto tra i ristoratori che speravano in una boccata d’ ossigeno con i locali aperti anche di sera. Inimmaginabile trovare ristoranti deserti nelle località marine nei mesi di giugno e luglio. Si può veramente pensare di attrarre turisti in vista della prossima stagione estiva , costringendo loro di essere al chiuso prima delle 22?
Il Cts in una nota sulla strategia di mitigazione del rischio di ripresa della curva epidemica, ritiene opportuno che venga privilegiata una gradualità e progressività di allentamento della misura di contenimento , onde evitare di dare la possibilità a milioni di persone di interagire e far circolare il virus.
Il coprifuoco serve a qualcosa?
Quando i governi hanno iniziato a imporre il coprifuoco, parola che non si ascoltava in Italia dagli anni bui del terrorismo, o anni di piombo, con l’ apice raggiunto con il rapimento di Moro, le evidenze scientifiche erano scarse se non quasi nulle. Normalmente il coprifuoco si impone in guerra per sedare le rivolte o a seguito di disastri naturali, raramente è stato usato contro un’ epidemia. Diverse ricerche hanno suggerito che aiuta a mitigare la diffusione del virus e che le interazioni possano trasformarsi in focolai, ma non c’è una risposta chiara e univoca. Le ricerche hanno dimostrato che ha un effetto moderato ma significativo, determinando una riduzione dell’ indice di riproduzione dei ceppi storici di Sars-CoV-2, effetto simile all’ imposizione della mascherina nei posti pubblici.
Il coprifuoco, può ridurre il numero dei casi di ospedalizzazioni, ma da solo non è sufficiente ad evitare una nuova ondata di infezione ( variante indiana e inglese ) , quest’ ultima si è propagata in maniera esponenziale
Il coprifuoco è un semplice modo per ridurre la mobilità e le interazioni sociali , ma ha bisogno di più tempo per fare effetto e dev’ essere usato insieme ad altre misure di contenimento. Non sembra essere una misura che funziona da sola.
Rispettare il ” Coprifuoco ” anche nel periodo estivo, significa certificare l’ IGNAVIA di un Governo che gioca sulla paura delle persone, paura derivante da una ” fisarmonica legislativa ” che genera, solo scoramento nella popolazione.
Confidiamo di abbandonarlo al più presto, riacquistando la libertà che il virus ci ha tolto.
Francesca Branà