Il vero Santa Claus arriva a Martina Franca: La storia che nasce da una letterina
C’era una volta un Babbo Natale che non doveva convincere nessuno
C’era una volta un Babbo Natale così credibile che perfino i grandi smettevano di fare i grandi. Un Babbo Natale che non doveva “convincere” nessuno. Entrava in una stanza e, prima ancora di parlare, succedeva una cosa semplice: i bambini lo riconoscevano. E anche i genitori, quelli che di solito tengono la faccia seria, si ritrovavano a sorridere senza accorgersene.
Quel Babbo Natale si chiama Sandro Brivio.

Ora, lo so cosa state pensando: “Ma Babbo Natale non è uno solo?”. Certo, nella fantasia dei piccoli sì. Ma nel mondo reale ci sono persone che lo interpretano, e poi c’è chi, col tempo, è diventato talmente credibile da essere considerato il vero Santa Claus.
Brivio è così. Non perché lo dica lui, non perché lo diciamo noi per fare scena, ma perché la sua figura è stata raccontata dai giornali, è passata in televisione, è finita negli spot, nei set, nelle produzioni. Insomma: non è l’uomo che si mette la barba a dicembre. È una presenza che ha fatto strada, che lavora da anni su questa immagine e che, soprattutto, ha una cosa rara: autorevolezza. E con i bambini, è una faccenda serissima.
Nel 2015, a Martina Franca, organizzammo il primo grande evento dedicato a Santa Claus. Era novembre e, come succede sempre quando costruisci qualcosa di nuovo, pensavamo di aver previsto tutto: un afflusso importante, sì, ma gestibile. Invece arrivò una folla che non finiva più.

Parlo di circa 500.000 persone, famiglie da ogni parte della Puglia e anche da fuori regione, pullman, auto, file, entusiasmo. Quel Santa Claus non era Sandro Brivio, era un personaggio locale impreparato, e proprio quell’impreparazione rese tutto più complicato, con una città che a un certo punto si ritrovò stretta, sotto pressione, tanto che finimmo anche su Striscia la Notizia.
Ma dentro quel caos rimase un dato che nessuno ha mai potuto cancellare: in quei giorni alberghi, ristoranti, bar e attività commerciali lavorarono a pieno regime, con strutture piene e prenotazioni esaurite già a novembre, perché l’evento portò persone vere, famiglie vere, economia reale.
Da lì capimmo che non stavamo inseguendo una moda, ma intercettando un bisogno profondo, e infatti l’esperienza non si fermò. Si spostò a Francavilla Fontana, nella cornice naturale del Castello Imperiali, dove per due anni consecutivi i numeri furono ancora una volta enormi – nell’ordine di 300.000 presenze il primo anno e circa 200.000 il secondo – al punto che l’allora sindaco Maurizio Bruno volle che si continuasse.

Poi arrivarono altre tappe e altri successi: Brindisi, con l’immagine che per me resta tra le più belle, Santa Claus che arriva dal mare mentre la gente lo aspetta come si aspetta una storia, e Matera, nell’anno della cultura, dove l’atmosfera della città completava naturalmente la favola. E ovunque il messaggio fu lo stesso: quando chiami i bambini e offri alle famiglie un Natale da vivere, non da guardare, arrivano.
I bambini non si fanno ingannare

I bambini non si fanno ingannare. Se qualcosa è finto, lo sentono subito. Se qualcosa è vero, o almeno credibile fino in fondo, si avvicinano senza paura.
È per questo che Sandro Brivio è diverso: perché quando lo guardi, non vedi solo un costume. Vedi un volto, una postura, un modo di stare tra la gente che non sembra “recitato”.
Il Corriere della Sera, per esempio, lo ha raccontato come il “Babbo Natale di Milano”, spiegando il suo percorso e il fatto che questa figura, per lui, non è una comparsa ma una storia costruita nel tempo. E se un grande giornale nazionale ti dedica spazio e ti riconosce in quel ruolo, significa che non sei un personaggio improvvisato: sei diventato un riferimento.
Anche perché Brivio, negli anni, è entrato davvero nell’immaginario pubblico tra apparizioni e set, proprio grazie alla sua somiglianza e alla sua credibilità.
Quando una vita diventa racconto

E non finisce qui. C’è perfino un docufilm, “SANDRO”, che lo racconta e lo mette al centro, come figura ormai riconoscibile e “reale” agli occhi di tantissime persone.
Quando accade una cosa del genere, quando una vita diventa racconto, vuol dire che quel Babbo Natale non è più soltanto “uno vestito da”. È diventato un simbolo.
Mamma Claus e novant’anni di sorrisi
Poi c’è l’altra metà della storia, e anche qui bisogna dirlo come si deve: arriva con lui anche Mamma Claus, sua moglie. Non come comparsa, non come accessorio. Come presenza vera, capace di completare la scena e di renderla ancora più familiare.
E quest’anno Mamma Claus compie 90 anni: novant’anni di sorrisi, fotografie, mani strette, parole dolci dette a bambini che non conosce e che, dopo due minuti, la guardano come se fosse una nonna di famiglia.
Ecco perché, quando diciamo il vero Santa Claus, non stiamo usando una frase ad effetto. Stiamo dicendo una cosa concreta.

Martina Franca, il luogo giusto per un incontro vero
La differenza, in fondo, è tutta qui. Ci sono Babbi Natale che “posano”. E poi c’è chi incontra.E l’incontro ha bisogno di un posto giusto.
A Martina Franca, quest’anno, il posto giusto è il Palazzo dell’Associazione Artigiana, a due passi dalla Basilica di San Martino. Un luogo vero, bello davvero, dove non serve inventare scenografie.
Là dentro non ci vai “a guardare”. Ci vai a vivere una scena: quella di un bambino che entra con la letterina in mano e, per un attimo, sente che sta facendo una cosa importante.
Perché ogni storia di Natale, se la guardi bene, comincia sempre allo stesso modo: con un foglio piegato. La letterina.

La letterina: un foglio che pesa quanto un cuore
La scrivono con una concentrazione che noi adulti ci sogniamo. La decorano, la riscrivono, la cancellano, ci aggiungono un disegno. E poi la tengono stretta.
Non è solo una lista di regali. Spesso è un pezzetto di cuore: desideri, speranze, perfino pensieri che ti spiazzano.
E quando un bambino consegna quella lettera a un Santa Claus credibile, succede una cosa semplice ma potentissima: si sente ascoltato.
L’arrivo in Puglia del vero Santa Claus
È questo che rende speciale l’arrivo di Sandro Brivio in Puglia.
Venerdì pomeriggio lui e Mamma Claus arrivano in regione. Sabato mattina saranno a Taranto e in alcuni luoghi della provincia, e – se le condizioni e gli accordi con le strutture lo permetteranno – c’è anche l’idea di portare un saluto ai bambini nei reparti pediatrici.
Poi, dal pomeriggio di sabato, l’incontro si sposta a Martina Franca. E domenica continua con tempi larghi, comodi per le famiglie.
Le mie nipotine e una domanda che cambia tutto
Quest’anno non volevo più un video sul telefono. Le mie nipotine Raffaella e Caterina (purtroppo Giorgia e Samuele vivono a Roma) mi hanno guardato e hanno chiesto: “Ma quest’anno lo vediamo davvero?” E io non volevo che la risposta fosse “no”. Ho chiamato Sandro come si chiama un amico. E lui ha fatto una cosa rara: ha ascoltato. Ha spostato impegni. Ha trovato una finestra. Ha detto: “Vengo”.
Un incontro vero, gratuito, per i bambini
Sabato 20 Dicembre a Taranto. Nel pomeriggio a Martina Franca Sabato dalle 15:00 alle 22:00 nel palazzo dell’Associazione Artigiana apre le porte. Domenica 9–13 e 16–22. L’ingresso sarà gratuito. Chi vorrà potrà fare una donazione spontanea all’Associazione La Misericordia di Martina Franca, senza obblighi.
Una fiaba scritta con le persone
Questa non è una fiaba scritta su un libro. È una fiaba scritta dentro una città. I protagonisti sono i bambini. Sempre. E quando un bambino sarà grande e dirà: “Io una volta l’ho visto davvero”, allora sapremo che la fiaba è riuscita.
Radio Italia Anni 60, una voce che accompagna
In questa storia c’è anche una voce che ci è sempre stata accanto: Radio Italia Anni 60, emittente nazionale che anche quest’anno promuove l’evento. La radio, come il Natale, entra nelle case con rispetto. E diventa compagnia.
Perché il Natale vive nei dettagli
Il Natale non vive nelle decorazioni. Vive in una mano grande che prende un foglio piccolo con rispetto.
Vive in un sorriso che rimette a posto il mondo. A Natale, non c’è niente di più vero di questo.
Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa




