Bambina morta presso il “Camberlingo”: fissato per domani l’esame autoptico

Sono ore di shock a Carovigno, dove la comunità piange la morte di una bambina di 10 anni, Sofia il nome, deceduta ieri sera presso l’ospedale di Francavilla Fontana.
I fatti risalgono alla giornata di ieri, e si sono svolti in una dinamica rapida quanto tragica: la bambina è stata prima accompagnata presso l’ospedale di Brindisi, a causa di uno stato febbrile assai persistente. Il primo ospedale della Provincia non aveva tuttavia, evidentemente, posti liberi in Pediatria e ne è stato per questo disposto il trasporto presso il “D. Camberlingo” di Francavilla.
Qui il quadro è precipitato nel giro di solo un’ora dal ricovero. Alla base del decesso un probabile problema cardiaco, ma saranno gli accertamenti medico-legali e gli esami istologici previsti nella giornata di domani, ad opera del dottor Domenico Urso e del collega Marcello Pellegrino, primario di Anatomia patologica del “Perrino”, a dare delle indicazioni aggiuntive e più dettagliate per spiegare il terribile accaduto.
Sempre nella giornata di domani, nel pomeriggio, sono fissati i funerali di Sofia, che si svolgeranno presso la “Chiesa Nuova”, a Carovigno, il cui sindaco, Massimo Lanzilotti, con poche parole affidate al suo profilo facebook, ha fornito un’immagine indicativa del sentire comune fra i suoi concittadini: “Vorremmo fermare le lancette dell’orologio e spostarle indietro, tornare indietro quel tanto che basta per salvare una vita di bambina. Un angelo che è volato in cielo.A Sofia, alla sua mamma, al suo papà e a tutti i suoi cari rivolgiamo il nostro pensiero e la nostra accorata vicinanza”.
Queste invece le toccanti parole di uno dei cardiologi del “Camberlingo”, Giovanni Spennati: “Oggi è stato uno di quei giorni che ti segnano dentro, che ti tolgono il fiato e ti lasciano con un nodo in gola difficile da sciogliere.
Ho accarezzato a lungo quel piccolo corpicino, quello di Sofia, 10 anni appena, e sembrava dormisse, ma invece era solo il silenzio irreale di un destino crudele che l’ha portata via troppo in fretta.
Quelle carezze, quei gesti delicati… erano per lei, ma nel cuore erano anche per i tuoi genitori e familiari.
Non ci sono parole giuste, solo il bisogno di restare in silenzio e pregare anche se mi è sempre più difficile.
Addio, piccola Sofia . Che la terra ti sia lieve e il cielo ti accolga con tutta la dolcezza che meritavi.
E a chi resta, un abbraccio profondo. In questo dolore, non siamo soli. Oggi più che mai come medico e cardiologo del Camberlingo non posso che pensare anche ai colleghi che hanno tentato di salvarti la vita. Mi dispiace piccolina”.




