Mobilità sostenibile: il Politecnico di Bari protagonista con una ricerca in Giappone
Il Politecnico di Bari, in collaborazione con atenei italiani, ha presentato in Giappone una ricerca sulla mobilità sostenibile e sull’impiego di materiali bio-based per componenti automobilistici. L’iniziativa, illustrata durante un workshop internazionale, rientra in progetti nazionali finanziati nell’ambito del PNRR ed è rilevante per le applicazioni industriali e l’economia circolare.
Ricerca italiana per la mobilità sostenibile
Il lavoro scientifico illustra lo sviluppo di schiume poliuretaniche bio-based, integrate con materiali a cambiamento di fase (PCM), per l’allestimento di componenti interni automobilistici. L’obiettivo è migliorare l’efficienza termica e il comfort, riducendo l’impatto ambientale lungo il ciclo di vita del prodotto. I risultati presentati indicano potenziali benefici in termini di prestazioni e sostenibilità, coerenti con le strategie europee di transizione ecologica.
Tecniche termografiche applicate alla mobilità sostenibile
La valutazione dei materiali è stata condotta tramite analisi termografiche non distruttive, con metodologie in grado di distinguere il comportamento termico delle schiume tradizionali rispetto a quelle arricchite con PCM. L’approccio consente stime rapide e a campo intero delle proprietà termo-fisiche, favorendo il controllo qualità e l’ottimizzazione dei processi di produzione di polimeri sostenibili.
Contesto, ricadute e prossimi passi
La partecipazione al workshop internazionale ha offerto un confronto con la comunità scientifica e con il mondo industriale. Le attività proseguiranno con ulteriori test, validazioni su scala pre-industriale e possibili trasferimenti tecnologici verso i produttori di componenti. Le prossime tappe prevedono il consolidamento delle partnership e la pianificazione di case study applicativi con aziende del settore automotive.
Prospettive: la ricerca sulla mobilità sostenibile con materiali bio-based potrà contribuire a ridurre consumi energetici e impatto ambientale dei veicoli. Ulteriori aggiornamenti sono attesi con la pubblicazione dei dati completi e con la partecipazione a nuovi appuntamenti scientifici nei prossimi mesi.
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