Vino: Coldiretti Puglia chiede stretta su catasto vitivinicolo
Coldiretti Puglia rilancia la centralità del vino per l’economia regionale. Durante il Tavolo vino a Palazzo Chigi, è stata richiesta una stretta sul catasto vitivinicolo. L’obiettivo è contrastare le speculazioni e fotografare con precisione il comparto.
Il vino pugliese tra eccellenze e criticità
Con 38 vini DOP e IGP, la Puglia si posiziona al quinto posto in Italia per prodotti certificati. Il loro valore è pari a 631 milioni di euro, ovvero il 93,1% del paniere IG regionale.
Tuttavia, nonostante una vendemmia 2025 promettente – stimata in 45 milioni di quintali – il comparto vitivinicolo affronta una fase complessa. Le scorte raggiungono livelli record, oltre 46 milioni di ettolitri. Inoltre, i consumi interni continuano a diminuire.
Secondo Coldiretti, questo scenario può mettere a rischio la tenuta del mercato. I prezzi rischiano di scendere, mentre gli investimenti potrebbero rallentare.
“Il catasto vitivinicolo è l’unico strumento che può dare l’esatta consistenza del settore – ha dichiarato Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Puglia – ed è utile per sviluppare strategie efficaci di filiera”.
Le richieste di Coldiretti: sostenibilità e sostegno al mercato
Le proposte presentate da Coldiretti al Governo mirano a sostenere il comparto con misure concrete. Tra queste:
- distillazione straordinaria finanziata in modo equo;
- rafforzamento dei fondi per l’internazionalizzazione;
- sgravi fiscali per chi investe in sostenibilità ambientale;
- moratoria sui finanziamenti per le imprese in difficoltà;
- promozione dell’enoturismo come leva per valorizzare il territorio.
Oltre a ciò, l’organizzazione richiede la semplificazione delle procedure burocratiche. La produzione e l’export necessitano di regole più snelle.
Serve un ente unico di riferimento, capace di ridurre tempi e costi per le imprese.
L’immagine del vino e i rischi internazionali
Non mancano le preoccupazioni esterne. L’annunciato aumento dei dazi statunitensi potrebbe costare oltre 317 milioni di euro all’export italiano.
Inoltre, la proposta di riforma della PAC esclude il vino dai premi accoppiati, equiparandolo a prodotti nocivi.
“Occorre rilanciare una narrazione positiva del vino – afferma Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia – perché è parte della Dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco. È un alimento simbolico, che rappresenta benessere e convivialità”.
Per Coldiretti, è essenziale avvicinare le nuove generazioni alla cultura del vino. In questo modo, si promuove un consumo equilibrato e una maggiore conoscenza del territorio.
Strategie condivise per il futuro
Coldiretti propone di istituire un tavolo permanente presso il Ministero dell’Agricoltura. Questo strumento servirebbe a coordinare le azioni, promuovere il vino italiano e proteggere la filiera.
Attraverso queste misure, la Puglia mira a tutelare una delle sue eccellenze più rappresentative. La posta in gioco non riguarda solo l’economia, ma anche la cultura e l’identità dei territori.
PugliaPress
Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000
redazione@pugliapress.it
direttore@pugliapress.it




