Olio extravergine sotto costo nella GDO: Coldiretti Puglia lancia l’allarme
Coldiretti Puglia denuncia l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva 100% italiano come prodotto civetta da parte della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), a causa di offerte promozionali che propongono il prodotto a meno di 6 euro al litro. Un prezzo nettamente inferiore al valore minimo all’ingrosso, attualmente pari a 9,50 euro/litro.
Olio extravergine di oliva svalutato nelle promozioni GDO
Secondo Coldiretti Puglia, l’olio extravergine di oliva è oggetto di una politica di vendita promozionale aggressiva, che ne compromette il valore e mina la sostenibilità economica dei produttori locali. Il presidente di Unaprol, David Granieri, ha espresso “forte preoccupazione” per la situazione, affermando: “Siamo di fronte a una pratica profondamente lesiva che vede l’olio EVO italiano utilizzato come prodotto civetta. È tempo di una riflessione collettiva: l’olio extravergine italiano deve essere trattato come un’eccellenza agroalimentare, non come strumento promozionale”.
La denuncia arriva in un momento delicato per la filiera olivicola, già segnata da rincari produttivi, scarsità di materia prima e instabilità di mercato. “Un simile scostamento tra valore reale e prezzo promozionale disorienta i consumatori e genera forti tensioni nel comparto”, ha aggiunto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.
Coldiretti: tutela dell’olio italiano e pratiche sleali nel mirino
Coldiretti e Unaprol hanno ricevuto numerose segnalazioni da aziende olivicole associate, allarmate dalle ricadute di simili promozioni sulla reputazione dell’olio extravergine di oliva italiano sia in Italia che all’estero. Le due organizzazioni richiamano all’applicazione del decreto legislativo che recepisce la Direttiva UE contro le pratiche commerciali sleali. Tra le misure previste: pagamento entro 30 giorni per prodotti deperibili, divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste al doppio ribasso, nonché il divieto di vendita sottocosto per i prodotti agricoli.
Un altro pilastro della strategia di Coldiretti è la trasparenza in etichetta. L’organizzazione ha avviato una raccolta firme in tutta Europa per una proposta di legge popolare che imponga l’indicazione obbligatoria dell’origine degli ingredienti su tutti i prodotti alimentari venduti nell’UE. “Solo così possiamo fermare l’italian sounding e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori”, afferma Coldiretti.
La proposta è sottoscrivibile nei mercati di Campagna Amica, nelle sedi territoriali Coldiretti e sul portale della Commissione Europea.
Verso una nuova tutela del valore dell’olio extravergine
La richiesta avanzata da Coldiretti Puglia e Unaprol è chiara: porre fine all’uso distorto dell’olio extravergine di oliva come strumento di marketing sottocosto e restituirgli il valore che merita. Il settore attende ora segnali concreti sia dalle istituzioni italiane sia da quelle europee per garantire equità nella filiera, giusto compenso ai produttori e corrette informazioni ai consumatori.
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