Domani a piedi da Mesagne a Latiano per protestare contro lo sterminio ai danni del popolo palestinese

Domattina, con partenza alle ore 9 da piazza Vittorio Emanuele a Mesagne, è stata organizzata una marcia pacifica, un gesto simbolico che ha lo scopo di manifestare l’enorme indignazione nei confronti di quanto sta accadendo, sotto gli occhi del mondo, nella martoriata Striscia di Gaza.
Le comunità di Mesagne e Latiano verranno quindi congiunte da chi intende condividere alcune ore di cammino, e di riflessione, su un orrore senza fine, indicibile ogni giorno di più.
La marcia percorrerà la strada vecchia che congiunge i due paesi del brindisino, su un tracciato pianeggiante, che passa davanti al villaggio messapico di Muro Tenente, solcato anche dalla vecchia via Appia, ma che certo richiede resistenza per essere affrontato, e si concluderà in piazza Umberto I a Latiano.
La partecipazione è del tutto libera, i partecipanti sono consigliati di portare con sé dell’acqua e dei rifornimenti alimentari e dovranno provvedere autonomamente per il ritorno. Chi volesse, potrà ovviamente percorrere il tragitto in bicicletta.
“Sono ormai decenni – sostengono gli organizzatori – che il popolo palestinese è costantemente oppresso dalle forze di occupazione israeliane sia nella striscia di Gaza che in Cisgiordania. Sono diffusamente documentati gli abusi che la popolazione palestinese subisce da tempo immemore ma i recenti sviluppi della situazione impongono una presa di coscienza collettiva in merito alla situazione.
Non possiamo rimanere immobili di fronte al tentativo di pulizia etnica messo in atto dal governo israeliano e non possiamo tollerare la connivenza ed il silenzio del governo e delle istituzioni italiane.
Proponiamo una marcia pacifica di circa 10 chilometri per far sentire la nostra voce e la nostra presenza sul territorio. Vogliamo riappropriarci degli strumenti della non violenza per affermare con forza un messaggio di pace e convivenza che da troppo tempo sembra mancare”.
Si moltiplicano quindi le manifestazioni e le modalità di protesta, o di sensibilizzazione, contro l’immane strage. Durante tutte le tappe del Giro d’Italia ad esempio, anche in quella con arrivo a Lecce, sono state una presenza costante le bandiere della Palestina sul percorso, grazie ad un tam-tam nato sui social media.
E, per quanto veramente eccessivamente tardive, sono giunte negli ultimi giorni anche le prese di posizione da parte dei rappresentanti delle Istituzioni, a partire dal Governatore M.Emiliano, che ha inviato tutti i rappresentanti della Regione e degli enti ad essa legati ad interrompere ogni relazione in atto col governo israeliano.
Un invito che gli è valso la reprimenda del ministro Tajani, il quale ha sostenuto che, bontà sua, “la politica estera la fa il Governo centrale”.




