Aggiornato a lunedì il Tavolo interministeriale-Sindacati sull’ex Ilva. La nota della Uilm
Si è chiuso con un nulla di fatto ed un aggiornamento a lunedì 26 maggio il Tavolo convocato quest’oggi a Roma su richiesta da Cgil, Cisl e Uil.
All’incontro hanno preso parte per il Governo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
La componente aziendale di Acciaierie d’Italia era rappresentata i commissari Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli, mentre quella sindacale ha visto presenti i rappresentanti dei tre sindacati confederali ma anche l’Ugl e l’Usb.
Sui contenuti emersi nel corso della trattativa, si è espresso così Rocco Palombella, segretario dei metalmeccanici per la Uilm:
“L’incontro con il Governo a Palazzo Chigi non è stato positivo perché non abbiamo ricevuto risposte concrete sui temi che abbiamo posto come l’aumento ingiustificato dei numeri della cassa integrazione dopo l’incidente all’Afo 1, i tempi e le condizioni della cessione alla compagine azera, il ruolo dello Stato nella decarbonizzazione e nella futura società.
Inoltre non abbiamo avuto chiarimenti sul piano di ripartenza, sulla richiesta di unificazione delle due Amministrazioni straordinarie, sulle garanzie dei lavoratori in ILVA AS e di quelli che saranno interessati dalla cassa integrazione.
Con la transizione ai forni elettrici avremo inevitabilmente esuberi, per questo serve una legge speciale per la gestione dell’occupazione, pre pensionamenti e strumenti di risarcimento per tutti i lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva AS” sottolinea il leader Uilm, il quale ribadisce la richiesta già fatta prima dell’incontro di oggi, condivisa peraltro dall’Usb:
“La nazionalizzazione, con lo Stato che prende il controllo diretto di un’azienda strategica come l’ex Ilva, è l’unica soluzione per avviare definitivamente la decarbonizzazione, rilanciare l’azienda e salvaguardare la siderurgia”.




