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L’ASL di Brindisi risponde alla CGIL: “nessuna graduazione del valore delle vite”

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La Direzione generale dell’ASL di Brindisi è intervenuta con un comunicato ufficiale, di cui sotto riportiamo ampi stralci, per stigmatizzare quanto denunciato dalla CGIL pochi giorni fa in riferimento alla perdurante mancanza dell’Unità operativa complessa di “Radiologia interventistica”.

Una situazione che purtroppo si protrae, a causa della mancanza di personale specializzato e a dispetto dell’apparecchiatura specialistica presente presso l’ospedale “Perrino”, ormai da alcuni anni e che lo scorso anno, contribuì a determinare, purtroppo, anche il decesso di un uomo di soli 40 anni.

Per sopperire alla situazione, l’ASL brindisina ha attivato una convenzione con quelle di Lecce e Taranto.

La nota:

“In riferimento a quanto riportato sulla stampa in questi ultimi giorni e correlato alle note della Fp Cgil Brindisi, la direzione generale dell’Asl intende fornire alcuni chiarimenti nel rispetto della trasparenza e della verità dei fatti.

L’episodio a cui si fa riferimento, occorso mercoledì 7 maggio, ha riguardato una paziente per la quale è stato necessario attivare un trasferimento urgente nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. La procedura è stata avviata correttamente secondo quanto previsto dai protocolli, ad eccezione di una difformità legata all’attivazione dell’ambulanza, che è avvenuta direttamente dal reparto invece che tramite il Pronto Soccorso. Il trasferimento è stato comunque garantito, con piena tutela della paziente. Si precisa che si tratta di un evento passato, che è stato gestito con la massima attenzione e professionalità da parte del personale sanitario coinvolto. La direzione ha monitorato l’intera vicenda, assicurandosi che tutte le procedure necessarie fossero eseguite nel migliore dei modi.

Per ciò che concerne la carenza di autisti, si conferma la presenza di una situazione contingente, non strutturale, che viene gestita quotidianamente con il massimo impegno da parte dei servizi preposti, anche attraverso il ricorso a convenzioni esterne e a misure straordinarie. Ciò che preme sottolineare è che la sicurezza e la tempestività dell’intervento sanitario non sono mai venute meno, anche grazie al senso di responsabilità degli operatori coinvolti.

Dispiace constatare che la segnalazione, da parte della sigla sindacale, sia giunta a distanza di cinque giorni dall’evento, in assenza di un preventivo confronto diretto con questa direzione, che sarebbe stato utile e costruttivo. Sorprende inoltre il tono allarmistico, che rischia di generare confusione e sfiducia nei confronti di un sistema sanitario che, pur tra difficoltà reali, continua ogni giorno a garantire assistenza e risposte alla cittadinanza.

Quanto alla presunta indisponibilità del servizio di Radiologia interventistica nell’ospedale Perrino, si evidenzia che tale criticità è stata affrontata attraverso un protocollo di intesa sottoscritto tra le Asl di Brindisi, Lecce e Taranto, volto a garantire una risposta integrata e territoriale alle esigenze cliniche più complesse, in attesa della completa riattivazione operativa del servizio presso la nostra struttura. Tale modello collaborativo, condiviso a livello istituzionale, consente di assicurare prestazioni tempestive e in sicurezza, nell’attesa del completamento delle procedure concorsuali previste.

Al fine di risolvere questa criticità, rappresenta un momento decisivo il concorso pubblico per la selezione del direttore della Struttura complessa di Radiologia interventistica, fissato per il prossimo 19 giugno. Si tratta di un passaggio fondamentale nel processo di rilancio e rafforzamento del servizio, volto a garantirne la piena autonomia organizzativa e funzionale, a beneficio dell’intera comunità. Un segnale concreto dell’impegno dell’Asl Brindisi nel costruire soluzioni strutturate, durature e orientate alla qualità dell’assistenza.

Nel respingere con fermezza ogni accusa di parzialità o incoerenza, si tiene utile ribadire che ogni decisione amministrativa è ispirata al principio costituzionale di uguaglianza nell’accesso alle cure (art. 32), nel rispetto dell’interesse collettivo e dei vincoli organizzativi. Non esiste alcuna “graduazione del valore delle vite”, ma solo il difficile compito di governare situazioni complesse con equilibrio, evitando soluzioni estemporanee e garantendo risposte sostenibili nel tempo.

Con franchezza, è necessario rilevare che tali affermazioni dimostrano di non avere la consapevolezza delle reali responsabilità, delle priorità operative e dei vincoli quotidiani che un’Azienda sanitaria si trova a dover affrontare. Tali documenti potranno forse alimentare il dibattito, ma non contribuiscono in alcun modo a risolvere i problemi né ad affiancare concretamente chi lavora ogni giorno – spesso in condizioni difficili – per garantire assistenza a tutti, anche in contesti emergenziali”.

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