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Crispiano si stringe attorno a Renato Perrini dopo il vile attacco: solidarietà dalla città e da tutta la provincia

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Scritte ingiuriose e minacce velate apparse sui muri della città e qualche sospetto

Crispiano si è svegliata questa mattina con due scritte ingiuriose rivolte al consigliere regionale Renato Perrini. Frasi violente, dal tono intimidatorio e di chiaro riferimento politico: «Perrini pelato servo della Nato» e «Camerata Perrini a testa in giù».
Un gesto vile, spregevole, che ha immediatamente scatenato indignazione, rabbia e un’ondata di solidarietà che oggi attraversa non solo Crispiano, ma tutta la regione

La condanna di Iaia: “Gesto vile, inaccettabile”

Tra i primi a intervenire l’on. Dario Iaia, Presidente provinciale di Fratelli d’Italia , che ha definito le scritte “un attacco vile e inaccettabile”, aggiungendo: «Le manifestazioni di odio e intolleranza non hanno spazio nella nostra comunità. Il rispetto delle istituzioni è fondamentale. Ogni forma di violenza, anche simbolica, va condannata senza riserve. Il mio sostegno a Perrini è un richiamo alla democrazia e al rispetto reciproco.»

Da alcune voci ricorrenti, anche la premier Giorgia Meloni avrebbe scritto al Capoguppo uscente dei Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia , manifestando la sua solidarietà

Una posizione netta, che oggi trova l’appoggio anche di amministratori, dirigenti e simpatizzanti di altri partiti, compresi esponenti dell’opposizione.
Un dato che conferma la stima trasversale che Perrini ha costruito negli anni, grazie al suo stile politico: mite, corretto, dialogante, mai aggressivo.

Il sospetto velato di “fuoco amico”

Mentre la condanna diventa unanime, sui social e nelle conversazioni private emerge un’interpretazione più sottile.
Senza mai fare nomi, molti cittadini alludono al fatto che l’attacco potrebbe non provenire da avversari locali, ma da sostenitori crispianesi che fino a ieri erano con Perrini, ma oggi sostengono una candidata dello stesso partito in un clima teso e complesso interno alla politica locale.

Diversi commenti lo dicono chiaramente: «Fino a ieri stavano con te… e ora, ironicamente, portano una candidata di Martina Franca.» Una frase che ritorna spesso, in diverse varianti: «Strano che succeda proprio ora.» «Chi ieri applaudiva, oggi sembra remare contro.» «Qualcuno vuole far spostare i voti altrove.» Una lettura prudente, velata, ma che in molti condividono: un possibile “fuoco amico” interno a Fratelli d’Italia Crispiano.

Centinaia di post da Taranto, Martina Franca, Massafra, Grottaglie in un coro spontaneo

Ciò che sorprende è che la solidarietà a Renato Perrini non arriva solo da Crispiano. Da Martina Franca, Grottaglie, Taranto, Montemesola, Statte, Massafra e tanti altri comuni, arrivano decine di messaggi di solidarietà
E soprattutto arrivano da persone semplici, non politicizzate, famiglie, lavoratori, commercianti. «Non siamo della politica, ma questo gesto è vergognoso. Siamo con Perrini.» «Qui in tanti ti stimiamo. Sulla scheda un solo nome.» «Nel segreto dell’urna: solo Perrini.» «Una persona perbene non si tocca.» «Gesto indegno, vai avanti così.»

La solidarietà si allarga a tutto l’elettorato di Fratelli d’Italia, che considera Perrini il proprio naturale riferimento sul territorio. Molti, infatti, scrivono: «Noi di Fratelli d’Italia sappiamo chi votare: Perrini.» «Nessuno ci confonde. Qui si vota Perrini.» «Questi attacchi ti rafforzano.» E poi la frase simbolo della giornata, ripetuta quasi come un mantra: «Sulla scheda un solo nome: Perrini.» «Solo Perrini.» «Voteremo solo Perrini.»

Indagini in corso per acquisisce immagini e valutare le telecamere

Parallelamente, anche le forze dell’ordine si sono attivate effettuando i primi sopralluoghi nelle strade dove sono comparse le scritte, e sta verificando la presenza di telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, che potrebbero aver ripreso i responsabili durante la notte.

Si stanno infatti:

  • acquisendo immagini dalle telecamere urbane,
  • richiedendo video a negozi e abitazioni vicine,
  • controllando eventuali mezzi in transito nelle ore notturne.

Le indagini puntano a identificare rapidamente gli autori dell’imbrattamento e a chiarire se si tratti di un gesto isolato, organizzato o collegato al clima elettorale.

Un boomerang per chi l’ha ideato

Alla fine, ciò che doveva essere un tentativo di intimidazione si è trasformato in un gigantesco boomerang. La comunità si è compattata. La provincia si è unita. E il consigliere regionale esce politicamente rafforzato. Il messaggio che arriva da Crispiano e dai comuni vicini è unanime: «Perrini non si tocca.» «Perrini non si intimidisce.» «Perrini si vota.»

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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