Focus sulla sincope: Evento per rafforzare la gestione clinica e le nuove prospettive terapeutiche

Martina Franca, 8 marzo 2025 – Il secondo incontro monotematico “Focus on: la sincope” si è svolto presso l’Hotel San Michele di Martina Franca, riunendo esperti del settore medico per affrontare una delle problematiche più comuni e complesse in ambito sanitario.

L’evento è stato organizzato dalla dottoressa Maria Carmela Scianaro, direttrice della Cardiologia-UTIC dell’Ospedale Valle d’Itria, in collaborazione con la dottoressa Francesca Pierri, cardiologa del Distretto Socio Sanitario n.5 dell’ASL Taranto.

La sincope rappresenta una delle principali cause di accesso in pronto soccorso, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e sulle risorse sanitarie.
“Sebbene la maggior parte degli episodi sincopali sia di natura neuromediata e generalmente benigna, una gestione non adeguata può comportare conseguenze rilevanti”, ha dichiarato la dottoressa Scianaro.
“L’assenza di protocolli standardizzati, la variabilità nelle richieste di esami diagnostici e l’eccessiva ospedalizzazione dimostrano quanto sia fondamentale migliorare l’approccio clinico a questa condizione”.
Esperti a confronto: diagnosi, terapie e prospettive

L’evento ha riunito medici di medicina generale, internisti, cardiologi, neurologi e infermieri, offrendo un confronto multidisciplinare sulle strategie più efficaci per la gestione della sincope.
Tra i relatori, la dottoressa Pierri ha approfondito il ruolo degli score di rischio nella valutazione ambulatoriale, mentre la dottoressa De Nuzzo ha evidenziato le criticità nell’approccio al paziente sincopale in pronto soccorso, tra indagini diagnostiche inappropriate e ospedalizzazioni evitabili.
Il dottor De Santis ha illustrato i diversi fenotipi della sincope riflessa e l’importanza dei test diagnostici autonomici, sottolineando le indicazioni all’impianto di loop recorder e pacemaker.
Il dottor Vincenzo Ceci ha invece trattato la sincope cardiaca in pazienti con cardiopatia strutturale e polmonare, evidenziando le indicazioni terapeutiche più adeguate.
La dottoressa Scianaro ha poi discusso la sincope nella malattia elettrica primaria, analizzando l’uso di dispositivi avanzati come AICD e LifeVest.
Sul versante neurologico, il dottor Pizzulli ha chiarito le differenze tra pseudosincope psicogena e perdita transitoria di coscienza, evidenziando il ruolo centrale del neurologo nella diagnosi differenziale.
A seguire, il dottor Sgarra ha presentato le prospettive della neuromodulazione nella sincope vasovagale invalidante, una strategia terapeutica emergente con implicazioni affascinanti.
Aspetti legali e studi clinici
Un focus particolare è stato dedicato agli aspetti medico-legali con l’intervento del dottor Savito, che ha approfondito la gestione dell’idoneità alla guida e all’attività lavorativa nei pazienti portatori di dispositivi impiantabili.
Infine, il dottor Tauro ha presentato i risultati di studi clinici recenti, tra cui 2Steps, SYNabpm2 e Italian CNA, che offrono nuove prospettive nella comprensione e nel trattamento della sincope.
Ospedale e territorio: un nuovo modello di collaborazione
L’incontro si inserisce in un percorso innovativo di collaborazione tra ospedale e territorio, promosso dall’ASL, per migliorare la pratica clinica e il rapporto medico-paziente.
“Questi eventi rappresentano un’opportunità unica per aggiornare le conoscenze, modificare le routine cliniche e favorire un approccio più efficace alla gestione delle patologie complesse”, ha concluso la dottoressa Pierri, co-responsabile scientifica dell’evento.
La sincope, dunque, non è solo una sfida clinica, ma anche un’opportunità per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, grazie alla sinergia tra specialisti, medici di base e nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche.
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