Un Natale ancora più freddo, senza la stella cometa della Selva di Fasano

Chiunque percorresse nel periodo delle festività di fine anno la Statale 379, la superstrada Brindisi-Bari, non poteva che rimanere incantato osservando, sulle colline fasanesi, una enorme stelle cometa composta da tantissime lampadine accese, più di 5000, ad illuminare le serate natalizie.
Una tradizione andata avanti per oltre 30 anni quella di allestire l’installazione simbolo del presepe sullo scenario di Monte Rivolta, capace di attrarre tanti curiosi anche da lontano, in una zona nella quale negli anni ’90 si allestiva anche un bellissimo presepe vivente nella frazione di Pezze di Greco.
Un presepe con statue ad altezza naturale veniva invece allestito in una grotta naturale, posta all’interno di quella che per tantissimi anni costituiva la rappresentazione della stella con le caratteristiche cinque punte, con tutti i celebri personaggi della natività.
Quest’anno il Natale avrà però un’attrattiva in meno agli occhi della popolazione locale e dei turisti, in quanto l’installazione non potrà essere accesa per il diniego posto dai proprietari dei terreni sui quali essa veniva allocata, forse sorto in assenza della somma necessaria di affitto del suolo, evidentemente non stanziata dall’Amministrazione comunale e neppure recuperata per il mezzo di sponsorizzazioni o donazioni.
Per un Natale che torna a farsi, dopo qualche anno dal sapore tropicale, rigido e atmosfericamente non confondibile con le festività pasquali, una cosa assai bella, che aggiungeva colore e magia alla festa, priverà pugliesi e non della sua maestosità.




