
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro riaccende i riflettori sulla questione degli indennizzi da destinare ai pescatori come risarcimento del fermo pesca imposto per favorire il ripopolamento dei ricci di mare, misura contenuta nella legge da lui formulata ed entrata in vigore due anni fa, compresa nella sua necessità anche dagli stessi pescatori ma che finora, denuncia, non ha avuto seguito proprio nella parte relativa ai rimborsi.
” Il loro sacrificio doveva essere ripagato: lo abbiamo detto, scritto e ribadito con interrogazioni, audizioni, con una mozione presentata già all’indomani dell’approvazione della legge, il 1° aprile 2023, per impegnare la Giunta regionale a stanziare subito le risorse necessarie per ristorare i pescatori pugliesi durante il periodo di fermo pesca, predisponendo e pubblicando con urgenza un avviso pubblico per gli indennizzi.
Nella legge di bilancio – continua Pagliaro – abbiamo poi presentato un emendamento, approvato e finanziato, che stanzia i fondi per i ristori. Una legge a cui non è stata data attuazione, nonostante gli impegni proclamati dal presidente Emiliano e dall’assessore Pentassuglia. L’assessore aveva anche annunciato progetti sperimentali nelle marinerie di Nardò, Gallipoli e Manfredonia per il ripopolamento dei ricci, con la supervisione scientifica di università e centri di ricerca. Solo parole.
Noi invece chiediamo fatti concreti: chiediamo di attuare la nostra legge e di rendere giustizia ai pescatori onesti che hanno rispettato il divieto pur dovendo continuare a pagare le tasse senza incassare un euro. Ora il tempo della pazienza è scaduto, – conclude Pagliaro – e prima che finisca questa legislatura è dovere del Governo regionale, del presidente Michele Emiliano e dell’assessore Donato Pentassuglia onorare il debito nei confronti dei pescatori, erogando gli indennizzi dovuti”.




