Bari, il prof. Luigi Canfora a processo per diffamazione
Bari, il prof. Luigi Canfora a processo per diffamazione Il prof. emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari Luciano Canfora, storico del mondo antico e filologo italiano, nato a Bari nel 1942, profondo conoscitore della cultura classica e autore di importanti studi sulla cultura antica e quella contemporanea, membro dell’Institute for the classical tradition di Boston, della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, e del comitato scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Treccani, a processo per diffamazione.
I fatti risalgono ai tempi in cui il prof. emerito nell’aprile 2022, ospite al liceo scientifico Enrico Fermi di Bari, durante un incontro sul conflitto ucraino, aveva definito la premier Giorgia Meloni, “Neonazista nell’animo”.
Nello specifico, Canfora dichiarò: “Se riesco a imporre l’idea che c’è un solo colpevole che bisogna demonizzare, ho vinto la partita. Ma nessuna guerra ha mai avuto una sola origine, dipende da come le propagande contrapposte riescano o meno a imporre una certa verità. Non vedo nello schieramento politico del nostro Paese forze capaci di dire “voglio capire“.
Quest’ultima, dopo aver ascoltato il discorso del prof. Canfora, incaricò il suo legale, di sporgere querela, innescando così l’intervento della Procura della Repubblica di Bari.
Nei confronti del prof. Canfora è stato disposto il decreto di citazione diretta a giudizio «per il reato di diffamazione».
L’udienza predibattimentale è fissata per il prossimo 16 aprile davanti al giudice monocratico.
Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Luciano Canfora, un atto di profonda stima e affetto nei confronti dello studioso, ammirato per la sua onestà intellettuale e passione civile
Tra le organizzazioni, sottoscrivono il documento i sei comitati provinciali dell’ANPI pugliese, l’ARCI Puglia e Bari-BAT, la CGIL Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.
Tra le firme individuali compaiono il presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo, la segretaria regionale Cgil Gigia Bucci e il segretario della Camera del Lavoro di Bari Domenico Ficco, il presidente regionale Arci Francesco Digregorio, don Angelo Cassano, l’ex presidente della provincia Gianvito Mastroleo, il regista Carlo Bruni, l’ex sindaca Daniela Mazzucca, l’ex rettore Corrado Petrocelli, i docenti universitari Nicola Colaianni, Lea Durante, Luisa Giorgio, Domenico Mugnolo, Mario Spagnoletti, Ferdinando Pappalardo, Pasquale Voza, la coordinatrice dell’Osservatorio regionale sui neofascismi Antonella Morga.