Terzo mandato, doppio stop del Senato agli emendamenti Lega
Terzo mandato, doppio stop del Senato agli emendamenti Lega Terzo mandato? L’emendamento della Lega al DI Elezioni che prevede il terzo mandato per sindaci e per gli enti locali, è stato bocciato in Aula dal Senato in data odierna, con 112 voti contrari, 26 voti favorevoli e 3 astenuti.
L’emendamento trasformato in odg prevedeva che, nei comuni sopra i 15mila abitanti fosse proclamato eletto sindaco il candidato che al primo turno supera il 40% dei voti validi.
Accogliendo l’invito del relatore Alberto Balboni (Fratelli d’Italia), la Lega ha ritirato l’emendamento al Decreto elezioni che prevede lo stop al ballottaggio per i sindaci.
In favore hanno dunque votato Lega e Iv, contro FdI, FI, Pd, M5s e Avs, mentre la Svp si è astenuta.
Il testo proponeva di modificare le norme che regolano l’ineleggibilità consentendo tre mandati consecutivi per i presidenti di Regioni “con riferimento ai mandati successivi alle elezioni effettuate dopo la data di entrata in vigore delle leggi regionali di attuazione”.
L’emendamento sul terzo mandato era firmato dai senatori leghisti Tosato, Bizzotto, Stefani, Pirovano, Spelgatti.
L’idea definita dalla segretaria del Pd Elly Schlein “un blitz, uno sfregio alle più basilari regole democratiche“, è stata bocciata anche dall’Anci.
Il centrodestra si compatta invece sulla giustizia: lunedì Giorgia Meloni in una riunione a Palazzo Chigi con Carlo Nordio, ha dettato l’accelerazione sulla separazione delle carriere dei magistrati e sulla riforma del Csm.