Nuova tragedia sul lavoro a Brindisi: muore un 37enne
A distanza di meno di due settimane, un altro sinistro mortale sul lavoro si è verificato, quest’oggi, nella zona industriale di Brindisi. L’incidente si è verificato nello stabilimento Jindal Films, multinazionale che produce pellicole in polietilene per confezioni.
A perdere la vita, schiacciato da un carro ponte con bobina che stava manovrando, e che gli è finito addosso, schiacciandogli la cassa toracica, il 37enne di Tuturano, frazione di Brindisi, Gianfranco Conte. L’uomo, sposato e padre di due figli, a quanto pare è riuscito a chiedere aiuto. I soccorsi, giunti sul luogo della disgrazia, lo hanno trasportato presso l’ospedale di Brindisi, al cui interno è però spirato.
Sul posto sono giunti, come da rito, i funzionari dello Spesal e della Polizia di Stato.
Il 3 marzo era stata la volta di un altro giovane operaio, Giuseppe Petraglia, il quale perse la vita cadendo da un’altezza di 10 metri a seguito del cedimento del tetto in lamiera di un capannone adibito in passato a deposito di rifiuti, presso il quale stava svolgendo lavori di manutenzione straordinaria per conto di una ditta brindisina.
Per la sua morte erano vibrate forti le parole dei sindacati, in merito alle condizioni di lavoro nelle fabbriche. Questa nuova tragedia, in una giornata nella quale tre operai hanno perso la vita in Italia per incidenti sul posto di lavoro, non fa che rinnovare le stesse angosciate richieste: la Cgil di Brindisi chiede, a nome del segretario Antonio Macchia, “una revisione immediata delle politiche di sicurezza sul lavoro all’interno delle aziende, per assicurare che ogni lavoratore operi in un ambiente sicuro e protetto ed una intensificazione dei controlli da parte delle autorità competenti”
Anche la Uil, a nome di Gianni Ricci, segretario generale della Uil di Puglia, e di Fabrizio Caliolo, coordinatore territoriale della Uil di Brindisi, interviene sferzante: “È finito il tempo del cordoglio e delle frasi di circostanza, è il momento delle misure forti, concrete. Questa strage va fermata”.