Foggia ha ospitato la prima gara di Parakarate regionale
Inclusione, partecipazione, condivisione, entusiasmo. Sono questi i principi che hanno caratterizzato la prima gara di Parakarate regionale, svoltasi a Foggia presso il Palazzetto dello Sport “Preziuso”.
Nei giorni scorsi la Fijikam Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali ha istituito un comitato pugliese di Para Karate.
La Mawashi Karate Team di Foggia ha promosso e caldeggiato questa iniziativa, mettendo insieme una grande comunità di persone, unite dall’amore per il karate e dalla voglia di stare insieme aldilà di ogni barriera e pregiudizio.
Foggia città dell’inclusione
Il Presidente della Consulta Regionale di Parakarate Gino Nosi e i tecnici Giuseppe d’Arpa e Nicolò Coccia, giovanissimo maestro foggiano e rappresentante federale, hanno osservato con attenzione le esibizioni degli atleti.
Alla gara hanno partecipato, insieme agli atleti paraolimpici, i primi ragazzi autistici: un lavoro che-come sottolinea l’associazione foggiana iFun– è cominciato quasi nove anni fa, in silenzio.
Tra i partecipanti alla gara c’era anche un ragazzo in carrozzella, che si è esibito sul tatami (certamente una situazione non comoda per lui). Lo ha fatto in maniera egregia, con movimenti decisi, felici, determinati, dimostrando come i limiti non siano fisici, ma mentali.
Come ha sottolineato l’Assessore allo Sport del Comune di Foggia Domenico di Molfetta, è importante per Foggia aver ospitato una gara di questo tipo. “Il karate è una disciplina che, tra le altre cose, insegna la meditazione e il rispetto per l’avversario, principi inclusivi e di grande rilevanza per tutti. Siamo contenti che la nostra città sia stata scelta per questa manifestazione che ha un forte impatto sociale, essendo dedicata al mondo della disabilità”.
Come ci ha tenuto a sottolineare il maestro Maurizio Coccia della A.S.D. Mawashi Karate Team, per una volta Foggia è balzata all’attenzione dei media per una manifestazione che fa onore all’intera città. Non per notizie di cronaca o classifica sulla qualità della vita.
Gli atleti speciali che hanno preso parte a questa gara hanno dato prova di coraggio, determinazione e forza di volontà.
Sono loro i veri maestri, da guardare con rispetto e ammirazione.