Scorie nucleari nell’area murgiana, interpellanza del M5S in Senato
Scorie nucleari nell’area murgiana, interpellanza del M5S in Senato Sono 51 le aree idonee in Italia ad ospitare il deposito nazionale delle scorie del nucleare. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha pubblicato la lista dei siti che presentano le caratteristiche per la realizzazione dell’infrastruttura, dove saranno stoccati 78mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa intensità e parcheggiati temporaneamente 17mila ad alta intensità provenienti dalle quattro ex centrali e da altri impianti della filiera dell’atomo.
Le aree si trovano in Basilicata, Puglia, Piemonte, Lazio, Sardegna e Sicilia. Nello specifico, le località per il deposito del nucleare individuate in Basilicata si trovano in provincia di Matera, dove oltre alla città dei sassi si contano Montalbano Jonico, Bernalda, Montescaglioso, Irsinia, e Genzano di Lucano in provincia di Potenza.
In Puglia sono state individuate aree ad Altamura, Gravina di Puglia e Laterza, in alcuni casi in tandem con aree della Basilicata.
All’indomani delle ultime mobilitazioni dei Comuni dell’area murgiana, giunge notizia che la Senatrice pugliese del Movimento 5 Stelle, Patty L’Abbate ha depositato una interpellanza rivolta al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica per “avviare un’interlocuzione con la Sogin s.p.a., al fine di verificare se le aree della CNAI siano idonee alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, a seguito della recente modifica del progetto che prevede un deposito geologico per le scorie interrato.”
“Continuiamo a tenere alta l’attenzione su un tema delicatissimo come quello del Deposito nazionale delle scorie nucleari e lo facciamo sin da 2016 quando ad Altamura fu convocato il primo consiglio monotematico congiunto con i comuni interessati dalla CNAPI (carta nazionale delle aree potenzialmente idonee)” – dichiara il consigliere comunale di Altamura Michele Loporcaro del Movimento 5 Stelle – Semi di Futuro.
Da quell’appuntamento al Teatro Mercadante, sono passati 8 anni e due amministrazioni, ma il nostro impegno resta una costante (con Masi, Difonzo ed ora Loporcaro) nell’asse che va da Altamura a Roma. All’indomani della pubblicazione della CNAI (carta nazionale delle aree idonee) del 13 dicembre 2023 abbiamo sollecitato con un comunicato la convocazione di un Consiglio monotematico sul tema. “Abbiamo voluto dar voce anche ai Comitati NO SCORIE di Puglia e Basilicata che, da sempre, svolgono un ruolo di controllo importante, ma soprattutto l’obiettivo era portare all’interno del nuovo consiglio comunale un argomento scottante come quello delle scorie nucleari dati e proposte concrete alla mano” aggiunge Loporcaro.
Dati e proposte non sono mancate anche durante il consiglio monotematico “intercomunale” tenutosi a Gravina sabato 2 marzo. Michele Loporcaro ha voluto prendere la parola per sottolineare la contraddittorietà della Sogin che finora ha prospettato un deposito superficiale, ma che dal 13 ottobre 2023 deve tenere conto delle “raccomandazioni” derivanti dalla missione Artemis (voluta da ISIN e Min. Ambiente). Gli esperti internazionali raccomandano un deposito geologico finora mai progettato da Sogin.
Queste “novità” richiedono una ancora maggior attenzione al tema per evitare che le decisioni restino “calate dall’alto”, immotivate e prive di fondamento.
Non crediamo alla favola “nucleare verde” e chiediamo con forza, nei consigli comunali e in Parlamento, che la decisione sulle scorie sia quanto più condivisa possibile e assunta con serietà e competenza.