Incendio in carcere, tragedia evitata
Un incendio al primo piano del Centro Clinico di Bari ha scatenato il panico tra i detenuti, ma grazie all’intervento tempestivo della polizia penitenziaria, una tragedia è stata evitata. Tuttavia, il sindacato SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) sottolinea che ora è il momento che i responsabili di questa grave situazione paghino per le loro negligenze.
Da tempo il SAPPE ha denunciato pubblicamente la pericolosa sovraffollamento del Centro Clinico di Bari, dove oltre 100 detenuti con gravi patologie sono stati alloggiati in spazi non idonei. Nonostante le ripetute richieste di intervento alle autorità competenti, compreso il Governatore, l’assessore alla sanità e altri enti preposti, nessuna azione è stata intrapresa.
L’incendio di oggi è stato un campanello d’allarme, evidenziando i rischi mortali a cui i detenuti erano esposti a causa della mancanza di adeguate vie di fuga e delle precarie condizioni igienico-sanitarie della struttura. Grazie all’intervento coraggioso della polizia penitenziaria, alcuni detenuti su sedia a rotelle sono stati salvati dal fumo tossico che ha invaso il piano.
Il segretario nazionale del SAPPE, Federico Pilagatti, ha dichiarato: “Questa tragedia evitata è una testimonianza della grave situazione che denunciamo da tempo. Se non fosse stato per l’eroismo dei nostri agenti, avremmo assistito a una carneficina annunciata. È ora che i responsabili di questa negligenza vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.”
Il SAPPE continua a esigere che le immagini di questo drammatico evento vengano rese pubbliche, per far luce sulla situazione e per rendere omaggio agli eroi che hanno messo a rischio le proprie vite per salvare quelle dei detenuti.
Pilagatti ha anche ricordato il caso di 11 poliziotti attualmente sotto processo per atti deprecabili commessi sotto stress, sottolineando l’ingiustizia di come vengono trattati rispetto alle autorità che hanno ignorato le denunce del SAPPE riguardo al Centro Clinico di Bari.
Il SAPPE non smetterà di denunciare questa grave situazione finché non verranno prese misure concrete per migliorare le condizioni di detenzione dei malati e garantire la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario.