A Brindisi è polemica intorno alla fiera del disco della scorsa domenica
La sala contenente il capitello originale della colonna romana posta al termine della via Appia, all’interno di Palazzo Nervegna, era stata scelta con delibera comunale lo scorso 13 dicembre per ospitare, nelle giornate del 6 e 7 gennaio una fiera del disco, un evento itinerante che ormai, fortunatamente, molte amministrazioni o associazioni organizzano nel nostro territorio, e non solo. Basta guardare i vari calendari che annunciano le fiere, sparse letteralmente in tutta Italia.
A Brindisi la polemica divampa non ovviamente in virtù del fatto che la fiera musicale sia stata organizzata, ma per la scelta del luogo nel quale ospitarla, un luogo che ospita parte del monumento archeologico certamente simbolo della città di Brindisi, ma anche della provincia, se consideriamo come abbia fatto notizia il ritrovamento di parte dell’antico tracciato nei pressi dell’insediamento neolitico di Muro Tenente, fra Mesagne e Latiano.
L’opposizione, ma anche un rappresentante della maggioranza in consiglio comunale, il consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Quarta, hanno criticamente aspramente il cattivo gusto col quale si è pensato di allestire una fiera, con tutto ciò che le fiere comportano, in un luogo quasi sacro. Chi ha invece difeso l’iniziativa, ha avuto buon gioco a ricordare come Brindisi sia sempre oggetto di “fuoco amico” quando ne si sottolineano le deficienze, la perdita di appeal e di opportunità organizzative rispetto ai comuni della sua provincia o alla stessa Lecce, e che chi insomma chi si atteggia a fare il bastian contrario ha sempre ragione…
La fiera ha avuto un ottimo riscontro, e questo è il dato confortante, sia per gli espositori, sia per i clienti, sia per l’ente organizzatore. Facciamo notare come i chiostri dei comuni di Ostuni, periodicamente, e Mesagne, recentemente, tanto per restare in provincia, abbiano ospitato analoghe iniziative nel recente pessato, senza che questo abbia creato polemiche. Le fiere musicali le frequentiamo con piacere da anni, e non ci pare questo un elemento su cui far polemica. A meno di scoprire che qualche avventore della fiera musicale si sia azzardato a fare delle incisioni non su un disco ma sul… monumentale capitello!