USB Taranto denuncia la distorsione mediatica di Canale 5: “Mondo di fantasia lontano dalla realtà dell’ex Ilva”
Franco Rizzo e Sasha Colautti, Esecutivo Confederale USB, respingono il servizio di Canale 5 sullo stabilimento di Taranto, evidenziando l’omissione dello slopping di ieri.
La sigla sindacale USB Taranto, attraverso il portavoce Franco Rizzo e Sasha Colautti, ha emesso un comunicato stampa in risposta al recente servizio di Canale 5 sull’ex Ilva, definendolo un “mondo di fantasia” lontano dalla cruda realtà che i lavoratori e la città devono affrontare quotidianamente.
Il servizio televisivo in questione si è concentrato sui miliardi investiti per l’ambientalizzazione dello stabilimento, sottolineando la produzione di acciaio a impatto ambientale tendente allo zero e presentando lo stabilimento di Taranto come strategico per l’intera siderurgia italiana. Tuttavia, secondo USB Taranto, il reportage ha omesso deliberatamente di menzionare l’episodio di slopping avvenuto ieri, nel medesimo giorno della messa in onda del servizio.
“Nel servizio di Canale 5 ci si affretta a sciorinare il numero dei miliardi investiti per l’ambientalizzazione, si parla di produzione di acciaio a impatto ambientale tendente allo zero, si parla dello stabilimento tarantino come strategico nella siderurgia italiana. Molto strano che nessun cenno venga fatto, sulla rete televisiva nazionale, al fenomeno emissivo verificatosi proprio ieri, nello stesso giorno della messa in onda del servizio. Un mondo di pura fantasia, edulcorato e lontanissimo dalla triste realtà, quello costruito ad hoc ed in maniera piuttosto servile da Canale 5”, dichiara Franco Rizzo.
USB Taranto sottolinea la discrepanza tra la narrazione positiva del servizio televisivo e la realtà di uno slopping che minaccia la salute dei lavoratori e dei cittadini. Lo slopping, proveniente dall’acciaieria 2, non solo mette a rischio i polmoni dei lavoratori in prima linea, ma si estende anche alla popolazione locale, vittima di scelte industriali discutibili.
“Il mondo dipinto da Canale 5 è una finzione che nasconde la tragica realtà che stiamo vivendo qui a Taranto. Non interessa evidentemente a Canale 5 riportare quanto accaduto nelle ultime ore, non importa rilevare la mancanza di manutenzione sugli impianti che espone a costante e grave rischio i lavoratori, e non importa la totale precarietà in cui si trovano i circa 12 mila lavoratori tra diretti, indiretti e ex Ilva in As. Del resto è ormai risaputo che il Belpaese non brilla per libertà di stampa. Probabilmente se siamo in questa gravissima situazione, non è escluso che sia anche a causa della cattiva e distorta informazione diramata da alcuni organi di informazione nazionali”, dichiara Sasha Colautti, membro dell’Esecutivo Confederale USB.
USB Taranto chiude il comunicato esortando i media a porre l’attenzione sulla reale situazione di Taranto, sottolineando la necessità di un approccio giornalistico che rifletta la verità e la complessità della situazione, senza tralasciare le gravi problematiche ambientali e lavorative che affliggono la comunità tarantina.