EX ILVA: “Nel 2018 ho preso 100mila euro da ILVA, ma ora…”

di Claudio Leone
Nel 2018 Ilva in amministrazione straordinaria ha proponosto ai lavoratori in esubero rispetto ai programmi di Arcelor Mittal, centomila euro lordi (circa settantasettemila netti) per andare via subito dall’azienda e, di conseguenza, rinunciare alla cassintegrazione a cui avrebbero avuto diritto se non avessero trovato un nuovo posto di lavoro. Centinaia di lavoratori hanno accettato l’incentivo per uscire definitivamente dall’azienda, tra loro Pietro Truncellito che a distanza di oltre cinque anni da quella scelta ci ha raccontato la sua storia.
QUANTI ANNI HAI TRASCORSO IN ILVA?
Tanti. Sono entrato la prima volta nel grande stabilimento a Novembre del 2004 a 27 anni e ne sono uscito definitivamente ad Agosto del 2018 a 41 anni. Sono stati anni importantissimi per me, prima di entrare all’Ilva ho fatto il magazziniere a Taranto e poi a Milano, ma ottenere quel posto di lavoro nello stabilimento siderurgico per me ha significato uno stipendio sicuro e la possibilità di costruirmi un futuro.
HAI RIMPIANTI PER GLI ANNI PASSATI A LAVORARE NELLA FABBRICA?
Assolutamente no, sono stati anni che ricordo con felicità, ma proprio in quegli anni ho capito di più me stesso e le mie attitudini. La mia uscita dall’Ilva nel 2018 è stata la chiusura di un ciclo della mia vita, infatti è proprio in quel periodo che è maturata in me la decisione di cambiare vita e aprire una mia attività imprenditoriale. Inoltre già nei mesi precedenti alla mia uscita era per me chiaro che i nuovi proprietari, che già si erano insediati nello stabilimento, avrebbero peggiorato le condizioni di lavoro rispetto agli anni d’oro dei Riva. Durante gli anni della proprietà della famiglia italiana c’erano straordinari, benefit e regali per tutti i lavoratori.
PERCIÒ A QUARANTUNO ANNI PRENDI SETTANTASETTEMILA EURO E CHE FAI?
Il mio primo giorno fuori dallo stabilimento è stato particolare, i miei conoscenti si sono divisi tra chi mi dava dell’irresponsabile per aver rinunciato ad un posto sicuro e chi invece ha sostenuto la mia scelta coraggiosa. Dopo essermi guardato intorno ho deciso di aprire un bar a Sava, nel paese della mia ex moglie e della sua famiglia. Ad Aprile del 2019 ho inaugurato la mia nuova attività, e inizialmente le cose sono andate bene. Gli incassi erano costanti e soddisfacenti, sia io che la mia ex moglie siamo stati molto felici della nostra scelta, senza sapere del terremoto che di lì a poco si sarebbe scatenato su tutta l’umanità. A Marzo del 2020 a causa della pandemia e del lockdown sono stato costretto a chiudere il mio bar, senza sapere se e quando lo avrei mai potuto riaprire. Nei mesi di chiusura ho accumulato fitti e bollette non pagate e quando ho riaperto, con tutti i limiti imposti dalla pandemia, non sono riuscito a incassare abbastanza da superare i problemi nati durante i vari lockdown. Tutti questi ostacoli e difficoltà hanno lasciato una cicatrice irremovibile sul mio bar, e non solo! Infatti da lì anche il rapporto con la mia ex moglie è andato a rotoli, e così, rimasto da solo, ad Agosto di quest’anno ho deciso di chiudere la mia attività e con lei un altro capitolo della mia vita
OGGI A 47 ANNI DEVI RICOMINCIARE TUTTO DA ZERO, COME E DOVE IMMAGINI IL TUO FUTURO?
Oggi non ho più nulla se non l’affetto e il sostegno di mia madre e qualche lavoretto occasionale. Molti amici mi consigliano di lasciare Taranto perché con il mio curriculum potrei trovare facilmente lavoro in qualche stabilimento industriale, a loro rispondo che preferisco fare il pezzente più che lasciare la mia terra! Se ce ne andiamo tutti qui chi resta? Sono una persona umile e sono pronto a ricominciare da zero, ho una grande passione per la cucina e ho esperienza come aiuto chef, perciò il mio futuro lo vedo in una cucina di un importante ristorante di Taranto a preparare le mie delizie sui fornelli, così da poter diffondere il mio amore per la mia terra in chiunque assaggi i miei piatti.”
Grazie Pietro per la tua testimonianza, spero che Taranto sappia restituirti almeno una parte dell’amore che tu mostri per lei.