Aggressione a Cerignola: medico eroicamente sventa attacco
Un evento sconvolgente ha turbato la quiete di Cerignola. Un medico, in un gesto di coraggio e prontezza, ha sventato un’aggressione a Cerignola, quando una donna armata ha tentato di colpirlo.
Il 6 dicembre, una giornata apparentemente ordinaria al Centro di Igiene Mentale di Cerignola, ha preso una svolta drammatica. Una donna di 36 anni, con un passato turbolento, ha fatto irruzione nell’istituto armata di coltello. Il suo obiettivo era chiaro: aggredire il medico che riteneva responsabile dell’allontanamento di sua figlia minore.
Nonostante il pericolo imminente, il medico ha dimostrato un’incredibile prontezza di spirito. Utilizzando una sedia come scudo, è riuscito a sventare l’aggressione, proteggendo se stesso e gli altri presenti. Questo atto di coraggio ha evitato conseguenze potenzialmente tragiche.
La situazione è stata ulteriormente complicata dall’arrivo di una guardia giurata e dal tentativo di fuga della donna. Fortunatamente, i Carabinieri di Cerignola sono intervenuti tempestivamente, neutralizzando la minaccia e garantendo la sicurezza di tutti gli individui coinvolti.
Le indagini condotte in seguito all’evento hanno rivelato che l’aggressione a Cerignola non era un atto isolato. La donna aveva precedentemente manifestato comportamenti persecutori nei confronti di un assistente sociale, anch’egli ritenuto responsabile per l’allontanamento della figlia.
Questo incidente non solo sottolinea l’importanza della sicurezza nei centri di cura, ma anche l’eroismo quotidiano di coloro che lavorano in prima linea nel campo della salute mentale. L’aggressione a Cerignola ci ricorda che, anche nelle circostanze più difficili, la presenza di spirito e il coraggio possono fare la differenza.
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