Quando l’inclusione lavorativa delle categorie protette può diventare una gabbia di bullismo e mobbing
Quello che è successo in una compagnia pugliese nei confronti di soggetti svantaggiati appartenenti alle categorie protette, una gabbia di bullismo e mobbing dove a fare da risonanza c’è l’indifferenza dei colleghi anziani e responsabili.
La causa dei disagi sociali come il bullismo e il mobbing provengono prevalentemente da una classe sociale insensibile e scarsamente istruita. Quella di cui parliamo in questo articolo inoltre è una società prevalentemente contadina e dove prevalgono le precarie condizioni lavorative ed economiche.
Le istituzioni di questa area geografica pugliese hanno dimostrato ancora una volta di essere assenti e impotenti, verso questi problemi che affliggono il territorio. Infatti parliamo di una zona che non è nuova a questi disgustosi scandali e quindi a subire le conseguenze del disagio sociale sono i più deboli, ancora una volta, le cosiddette categorie che dovrebbero essere protette da una società incapace di salvare se stessa.
Il risultato dei racconti di chi ha vissuto in prima persona umiliazioni e offese, ed è stato poi costretto a tirare i remi dell’inclusione fuori dalla rotta che doveva condurlo verso una vita in cui tutti abbiamo il diritto di godere, ossia il rispetto della persona umana in quanto condizione naturale.
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