“No al gioco dell’oca di Melucci”
Il clima politico a Taranto è sempre più incandescente dopo l’ennesimo rimpasto della giunta Melucci, che ha visto l’azzeramento e la successiva ricostituzione dell’esecutivo comunale. A prendere posizione su questa serie di cambiamenti è il gruppo di consiglieri di Svolta Liberale per Taranto, composto da Walter Musillo, Francesco Cosa, e Cosimo Festinante.
In una nota diffusa oggi, i consiglieri esprimono apertamente la loro stanchezza nei confronti di quanto definiscono un “gioco dell’oca” orchestrato dal Sindaco Melucci, un ciclo di cambiamenti che, secondo loro, non produce risultati concreti per la città. Criticano aspramente la gestione politica in atto, definendola una “maionese impazzita”, sottolineando le continue verifiche degli equilibri e i cambi di casacca all’interno della maggioranza.
“L’ennesimo azzeramento di giunta rappresenta una forzatura che altera la fisiologia del sistema rendendo palese la grave crisi in cui sguazza l’amministrazione Melucci,” dichiarano i consiglieri, evidenziando la crisi delle forze politiche di maggioranza e la perdita di capacità nel rappresentare le domande della società civile e dell’elettorato.
Svolta Liberale per Taranto rileva anche una “totale scollatura” tra il Sindaco e la sua amministrazione rispetto ai gravi problemi che affliggono il territorio. Criticano l’attenzione dedicata ai colpi di scena piuttosto che alle priorità sistemiche e denunciano una lotta di potere senza riserve a difesa delle poltrone.
“Gli attuali rituali che forse un tempo venivano tollerati, oggi vengono considerati privi di legittimità e producono una immediata reazione negativa da parte dei cittadini,” affermano i consiglieri, sottolineando la crescente critica, ipersensibilità e irritabilità della cittadinanza nei confronti dell’amministrazione.
Infine, Musillo, Cosa, e Festinante ribadiscono la loro opposizione costruttiva e la volontà di rimanere nell’opposizione, difendendo i valori del centro-destra. Concludono la nota auspicando in un “domani migliore” e affidando la parola al popolo tarantino.