Violenza fisica e psichica, con un calcio l’aveva fatta abortire: fine di un incubo a Martina Franca
Il personale della Polizia di Stato ha effettuato un arresto che ha svelato una tragica storia di maltrattamenti in famiglia, scaturita da una falsa denuncia presentata da una donna di origini rumene.
Il 40enne di Martina Franca è stato accusato di gravi reati, mettendo in luce una vicenda intricata e dolorosa. La vicenda ha avuto inizio a gennaio, quando la donna ha denunciato un presunto illecito prelievo dalla sua carta Postamat al Commissariato di Martina Franca. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che la denuncia era basata su false dichiarazioni della donna stessa, che aveva prelevato personalmente la somma allo sportello postale.
L’atteggiamento sospetto della donna ha spinto gli investigatori a indagare ulteriormente, scoprendo una situazione di abusi domestici. La donna, inizialmente indagata per simulazione di reato, ha confessato di aver nascosto il prelievo al compagno per sfamare i loro figli e di aver denunciato il falso per paura di ritorsioni.
Le dichiarazioni della vittima hanno rivelato anni di violenze fisiche e psicologiche subite, mai denunciate fino a quel momento.Il culmine della vicenda è giunto quando il Centro Antiviolenza di Martina Franca ha segnalato alle autorità la sospensione dei contatti con la donna, temendo per la sua sicurezza.
La Polizia di Stato ha prontamente attivato le ricerche, rintracciando la coppia su una strada principale. Bloccato il veicolo per un controllo, gli agenti hanno notato negli occhi della donna un segnale di soccorso. Separandola dal compagno, è emerso il racconto doloroso della vittima, che ha denunciato anni di violenze, culminate anche in un aborto spontaneo.Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 40enne, già noto alle forze dell’ordine per reati precedenti e dipendenza dalla cocaina, è stato arrestato.
Si sottolinea che l’indagato gode del principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.La vicenda evidenzia l’importanza di approfondire le indagini anche dietro denunce apparentemente false, portando alla luce situazioni di grave disagio e violenza domestica.