Operazione “Nabucodonosor”: Sedici persone condannate a pene severissime
La Corte d’Appello di Bari ha emesso pene comprese tra un anno e dieci mesi e dodici anni di reclusione per sedici individui di Barletta, in seguito all’operazione “Nabucodonosor”. Le sentenze, divenute definitive, sono state eseguite ieri mattina da oltre cento militari del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati da vari reparti territoriali.
I condannati, tra cui spiccano i nomi di Michele Dicuonzo, Ruggiero Diviccaro, Gianluca Sarcina, Angelo Lombardi e Umberto Ardillo, sono stati ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di produzione e detenzione. L’indagine, che ha visto la sua conclusione nel 2019, ha avuto inizio nel 2009 con le dichiarazioni di un collaboratore. Successivamente, tra il 2011 e il 2017, altre 15 persone hanno fornito informazioni cruciali, consentendo di documentare un’ampia attività di narcotraffico.
La rete di traffico coinvolgeva varie fonti di approvvigionamento di cocaina, proveniente sia dalla Spagna e dall’Albania, che da Bari e Napoli. Successivamente, la droga veniva immessa sul mercato cittadino, con una strategia di “militarizzazione degli spazi della movida dopo il tramonto”, come riportato dagli inquirenti.
L’inchiesta ha individuato quattro distinti gruppi criminali attivi a Barletta, che stavano emergendo per conquistare le piazze di spaccio in città, in base a precisi accordi. Tra questi, i fratelli Albanese, noti come “i vaccari”, Luigi Lombardi, soprannominato “Gino melon”, insieme al defunto Ruggiero Lattanzio, e Luigi Marchisella, a capo di tre delle quattro fazioni. L’ultimo gruppo era guidato dai fratelli Sarcina.
Nel 2012, dopo la scarcerazione del boss Cosimo Damiano Cannito, la stabilità della pax mafiosa si era erosa a causa del tentativo di alcuni gruppi di ottenere il controllo egemonico del territorio. Le indagini hanno documentato episodi di violenza, tra cui aggressioni e agguati sanguinosi, che hanno gettato luce sul deterioramento della situazione criminale nella zona.
L’operazione “Nabucodonosor” rappresenta un passo significativo nel contrasto al traffico di droga e alla criminalità organizzata nella regione. Le autorità competenti continueranno a vigilare attentamente sul territorio per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini di Barletta.