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Ipertensione arteriosa: a Martina Franca medici a confronto

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Ipertensione arteriosa, al Park San Michele un corso ECM ha fatto il punto sulle strategie più moderne per diagnosticare, trattare e prevenire la “malattia silenziosa” più diffusa al mondo

L’ipertensione arteriosa è una delle malattie più diffuse al mondo. Colpisce milioni di persone, spesso senza dare sintomi, ma può causare conseguenze molto gravi come ictus, infarto, scompenso cardiaco e insufficienza renale.

Nonostante le cure disponibili, circa un paziente su due non sa di essere iperteso, e solo uno su tre riesce a tenere la pressione sotto controllo.

Di questo si è parlato a Martina Franca durante il corso ECM dal titolo “Ipertensione arteriosa questa conosciuta: ci siamo detti tutto?”, organizzato presso l’Hotel Park San Michele.

L’incontro, accreditato dal provider E20convenzioni con il contributo di Malesci, ha riunito medici di famiglia, cardiologi e specialisti, impegnati in una giornata di aggiornamento e confronto.

Responsabili scientifici del corso sono state la dott.ssa Francesca Pierri, cardiologa ambulatoriale dell’ASL di Taranto, e la dott.ssa Maria Carmela Scianaro, direttrice dell’Unità Operativa di Cardiologia del P.O. Valle d’Itria di Martina Franca.

Pressione alta: quando preoccuparsi

Durante il corso è stato ricordato che si parla di ipertensione quando i valori di pressione arteriosa superano 140/90 mmHg in ambulatorio. Ma anche valori più bassi, se costanti, possono aumentare il rischio cardiovascolare.

La misurazione corretta e regolare della pressione è quindi fondamentale: non basta una singola rilevazione, ma servono controlli ripetuti, anche con strumenti domiciliari o con il monitoraggio nelle 24 ore (MAPA).

La dott.ssa Giovanna Soleti, medico di medicina generale, ha spiegato quanto sia importante il monitoraggio ambulatoriale per capire se la terapia è efficace e per evitare diagnosi sbagliate dovute a momenti di stress o ansia.

Farmaci moderni e terapie più semplici

Una delle difficoltà maggiori per chi soffre di ipertensione è seguire la cura nel tempo. La dott.ssa Scianaro ha ricordato che oggi le linee guida europee puntano su combinazioni di farmaci in un’unica compressa (Single Pill Combination).

Questo approccio, più pratico per i pazienti, migliora la costanza nel trattamento e riduce il rischio di abbandonare la terapia. Il messaggio è chiaro: più semplice è la cura, più facile è proteggere cuore e arterie.

Ipertensione arteriosa le nuove frontiere della ricerca

Il dott. Vincenzo Ceci, dirigente cardiologo del P.O. Valle d’Itria, ha illustrato i nuovi farmaci in arrivo, come gli siRNA (ad esempio Zilebesiran) e gli inibitori dell’aldosterone-sintetasi (baxdrostat e lorundrostat).

Questi medicinali agiscono in modo innovativo, andando a “silenziare” geni e proteine che favoriscono la pressione alta, con effetti che durano a lungo e riducono la necessità di assumere pillole ogni giorno.

Tra le terapie più promettenti è stato citato anche Aprocitentan, un nuovo farmaco capace di agire su due diversi recettori coinvolti nell’aumento pressorio.

Soluzioni innovative anche per i casi più complessi

Il dott. Fortunato Iacovelli, emodinamista del Policlinico di Bari, ha presentato la denervazione renale, una procedura mini-invasiva che riduce la pressione nei pazienti che non rispondono ai farmaci.

Si tratta di una tecnica che agisce direttamente sui nervi che collegano i reni al sistema nervoso, riducendo la tensione arteriosa in modo naturale e duraturo. Secondo gli studi più recenti, questa soluzione può rappresentare una svolta per i pazienti con ipertensione resistente.

Ipertensione arteriosa la prevenzione resta la cura più efficace

Tutti i relatori hanno concordato su un punto fondamentale: la prevenzione. Mantenere uno stile di vita sano – dieta equilibrata, poco sale, attività fisica regolare e controllo del peso – resta il primo passo per prevenire o migliorare l’ipertensione. Eppure, come ricordato dai medici, la sola prevenzione non basta: servono diagnosi precoci e cure personalizzate.

L’obiettivo, oggi, è arrivare a un controllo pressorio stabile sotto 130/80 mmHg, senza effetti collaterali e con la massima qualità di vita per il paziente.

Ipertensione arteriosa un incontro di alto valore per la salute pubblica

Il corso ECM di Martina Franca si è rivelato un importante momento di crescita professionale e di aggiornamento per i medici pugliesi. Il confronto tra cardiologi, internisti e medici di base ha mostrato come solo una collaborazione continua possa migliorare la gestione dei pazienti e ridurre le complicanze cardiovascolari.

Come hanno ricordato le responsabili scientifiche, “l’ipertensione si può controllare, ma serve consapevolezza, formazione e un dialogo costante tra medico e paziente”.

Antonio Rubino

Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa 

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