Dal budget al risparmio: la matematica applicata
Foto di Kelly Sikkema su Unsplash
La matematica è una materia per molti considerata noiosa, o comunque ostica e con poche ripercussioni pratiche. In realtà i concetti matematici si applicano con frequenza alla vita quotidiana, anche quando non ce ne accorgiamo, e conoscere i fondamentali può essere di grande aiuto nelle attività più comuni, come la spesa.
Sì, la spesa, per due motivi fondamentali: uno è la gestione dei risparmi – soprattutto in tempi di e-commerce – e l’altro è l’utilizzo delle sempre più frequenti promozioni da parte delle aziende le quali, si sa, comunque percepiscono un profitto dalle nostre spese di tutti i giorni.
La gestione del budget: le app
Gli acquisti, soprattutto con Internet, sono spesso dettati dall’impulso “emozionale”: quando si hanno a disposizione un po’ di soldi extra si è disposti a spendere anche per beni non essenziali e talvolta si perde di vista il budget disponibile, con inevitabili ripercussioni sul conto in banca. Come la matematica aiuta a gestire i propri soldi, per evitare conti in rosso?
Non serve sempre conoscere formule impossibili: prima di tutto occorre pianificare e tenere traccia delle entrate e delle uscite quotidiane, settimanali, mensili.
Come? Basta un foglio di calcolo Excel, ma esistono anche numerosi software e app con questa funzionalità. Qualche esempio? Money Manager Expense & Budget, Wally, Wallet, Budget, disponibili per tutti i sistemi operativi e molto utili, anche quando si fanno spese fuori casa, per avere sempre l’opzione risparmio a portata di mano. Le app di finanza personale sono davvero per tutti i tipi di utenti, e spesso nei portali di comparazione vengono catalogate con spiegazione delle funzionalità e rating degli utenti.
Dagli interessi al Buy now pay later
Per comprare, sia online che offline, ormai si utilizzano sempre di più carte digitali e metodi alternativi come prepagate e wallet – PayPal su tutti -. Ne consegue che monitorare le entrate e le uscite può essere meno pratico, e sfuggire di mano rispetto all’utilizzo del tradizionale contante. Anche se ormai tutti i sistemi di pagamento, via app, mostrano uno storico delle spese, è sempre bene ogni tanto controllare il saldo, anche per verificare l’assenza di movimenti strani o addebiti diretti.
Quando si usano i conti online, anche il calcolo degli interessi e dei costi di commissione per ogni transazione va tenuto d’occhio, considerando fattori extra come il cambio di valuta, oppure l’utilizzo di servizi che richiedono costi aggiuntivi. Prima di scegliere un metodo di pagamento, occorre dunque fare due conti e confrontare i vari sistemi, a partire dalla presenza o meno di canone annuo, fino ad arrivare alla gratuità o meno della carta al momento dell’emissione.
Da valutare, in prospettiva, anche la presenza di servizi aggiuntivi come le opzioni rateali, tipo il “Buy Now Pay Later” di PayPal. La possibilità di pagare un prodotto o un servizio a rate senza costi extra, magari approfittando di una promo del momento, fa parte di un approccio matematico al risparmio, perché comunque si ha modo di comprare beni costosi e di spalmare il pagamento in tre distinti momenti. Il tutto va comunque considerato in relazione al proprio piano di entrate mensili.
Questione di percentuali
Quello che conta nella gestione dei risparmi è dunque una mentalità matematica, anche se a volte entra in gioco anche il calcolo delle percentuali, importante soprattutto in alcuni tipi di compravendite o utilizzo di servizi e promozioni. Ad esempio, quando viene offerto uno sconto del 20% o del 70%, il tutto va commisurato anche ad eventuali costi extra, come le spese di spedizione, o trasporto e montaggio in caso di mobili e prodotti elettronici.
In alcuni servizi specifici la matematica viene applicata con delle formule precise. Un esempio? Il metodo del portale tedesco Oko-Test per calcolare il risparmio sul riscaldamento in bolletta, che si fonda sulla proporzione tra temperatura esterna e interna, oppure Switcho, l’app per calcolare la bolletta “su misura”. Non solo: molti portali di comparazione offrono metodi semplici per calcolare in percentuale, compilando una form, il risparmio eventuale sul passaggio al carburante GPL o alle energie alternative.
Sempre tramite i portali di comparazione, cambiando settore, si possono mettere a confronto gli operatori autorizzati di gioco a distanza e approfondire concetti come la probabilità di vincita: ad esempio quando si legge online slot con RTP del 99 % vuol dire che una slot machine ha un “ritorno al giocatore” molto alto, ovvero una ottima redistribuzione in vincite. Il tutto va valutato tenendo conto di altri concetti chiave, come la “volatilità”, ovvero la probabilità di vincere contro il banco, anche somme basse.
Proseguendo con altri esempi, anche quando si segue un programma di cashback, ovvero di rimborso in percentuale sulle spese effettuate presso un determinato store, si deve considerare se esiste una soglia minima di rimborso, e se la restituzione avviene in denaro/credito oppure in buoni da spendere.
Non solo, esiste il cashback standard ma anche quello incrementale, che, a seconda di quanto si spende, aumenta in percentuale. A seconda della quantità di prodotti che si è intenzionati ad acquistare nel tempo, si può ben capire se un piano di cashback fa al caso proprio, oppure se conviene ogni volta cambiare store, magari usando nuove promo e codici.
Leggere… lo scontrino
Per concludere, ripartiamo dall’abc “matematico”: lo scontrino cartaceo, il più importante documento fiscale, e non solo.
Cosa ci dice lo scontrino? Prima di tutto, guardando quanto viene sottratto alla spesa totale tramite l’utilizzo di una carta fedeltà, se può essere conveniente o meno aderire al programma di un supermercato, ad esempio.
Dallo scontrino, quando si va al bar o al ristorante, si vede inoltre quanto si è pagato per servizi come il coperto, oppure a quanto ammonta l’IVA, categoria per categoria.
Il documento fiscale spiega anche cose semplicissime, ma che incidono, alla fine, sul totale speso: non tutti sanno, ad esempio, che, oltre alle buste della spesa, si pagano anche quelle per insacchettare ortaggi, frutta e verdura.
Carta canta, e il buon vecchio trucco di usare la calcolatrice quando si fa spesa può aiutare a evitare brutte sorprese: ormai tutti gli smartphone ne hanno una.