Precariato e insicurezza – viva la scuola pugliese
Precariato e insicurezza – viva la scuola pugliese
La scuola è un settore fondamentale per lo sviluppo del Paese, ma in Puglia sembra essere trascurata dal Ministero dell’Istruzione, che non tiene conto delle esigenze del territorio. Questo comporta una situazione di precariato e insicurezza per i lavoratori della scuola e per gli studenti, che rischiano di non avere un’istruzione di qualità.
Un gran numero di supplenti
Per l’anno scolastico 2023/2024, in Puglia sono previsti oltre 12mila incarichi di supplenza tra personale docente e ATA. Si tratta di una cifra elevata, che dimostra la mancanza di una politica di stabilizzazione del personale scolastico. Nonostante le richieste delle organizzazioni sindacali e degli uffici scolastici regionali e territoriali, il Ministero non ha accolto le istanze del territorio, lasciando in sospeso migliaia di lavoratori.
Un problema per la qualità dell’istruzione
Il precariato non è solo un problema per i lavoratori, ma anche per gli studenti, che subiscono continui cambiamenti di insegnanti e di personale ausiliario. Questo rende difficile garantire la continuità didattica e la sicurezza nelle scuole. Inoltre, il Ministero non ha ancora chiarito come verranno utilizzati i fondi previsti dal PNRR per il rinnovamento del sistema scolastico, che potrebbero creare ulteriori posti vacanti.
Una richiesta di risposte
La Uil Scuola Rua, uno dei principali sindacati del settore, ha denunciato la situazione e ha chiesto al Ministero di intervenire con urgenza. “Si è persa l’ennesima occasione per stabilizzare il personale della scuola pugliese – ha dichiarato il segretario regionale Giuseppe D’Elia – Si tratta di una scelta irresponsabile e ingiusta, che penalizza i lavoratori e gli studenti. Chiediamo al Ministero di dare delle risposte concrete e di ascoltare le esigenze del territorio”.