Grano canadese o grano pugliese?
Grano canadese o grano pugliese? La Puglia è la regione italiana con la maggiore superficie coltivata a grano, ma è anche una delle più esposte alla concorrenza del grano canadese, che viene importato a prezzi stracciati e con metodi di produzione discutibili.
Domani mercoledì 7 giugno 2023, ore 9,30, centinaia di agricoltori pugliesi si riuniranno in una manifestazione di protesta contro lo scarico di una nave carica di grano canadese nel porto di Bari.
La denuncia della Coldiretti
L’organizzazione degli agricoltori Coldiretti denuncia la guerra del grano come una forma di concorrenza sleale e di dumping.
Secondo il dossier presentato dall’associazione, il grano canadese viene coltivato con l’uso del glifosate, un erbicida potenzialmente cancerogeno che in Italia è vietato in preraccolta come disseccante.
Inoltre, il grano canadese ha un prezzo inferiore a quello pugliese, che subisce le speculazioni dei mercati e la pressione delle grandi industrie molitorie e alimentari.
Questo comporta un danno economico e occupazionale per gli agricoltori pugliesi, che non riescono a coprire i costi di produzione e a valorizzare la qualità del loro prodotto.
Il valore del grano pugliese
La Coldiretti rivendica il valore del grano pugliese, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’agricoltura e l’alimentazione della regione.
Il grano pugliese è sinonimo di biodiversità, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale.
Tra le varietà coltivate in Puglia ci sono i grani antichi, recuperati dagli agricoltori e ora a rischio di estinzione, che hanno caratteristiche nutrizionali e organolettiche superiori a quelle dei grani moderni.
Il grano pugliese è anche la materia prima di eccellenza per la produzione di pasta e pane, due alimenti tipici della tradizione gastronomica pugliese e del made in Italy nel mondo.
La proposta della Coldiretti
Per salvaguardare il futuro del grano pugliese, la Coldiretti propone una serie di misure concrete, tra cui:
- l’introduzione di un’etichettatura obbligatoria sull’origine del grano utilizzato nei prodotti da forno e nella pasta;
- il rafforzamento dei controlli sulle importazioni di grano estero e sul rispetto delle norme sanitarie e ambientali;
- il sostegno alla filiera corta e ai circuiti di vendita diretta tra produttori e consumatori;
- la valorizzazione delle denominazioni di origine protetta (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP) legate al grano;
- la promozione della cultura del grano pugliese nelle scuole e nei media.
La Coldiretti invita quindi le istituzioni e i cittadini a sostenere la battaglia degli agricoltori pugliesi e a difendere il patrimonio del grano pugliese.