Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio
Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio Il sistema della giustizia italiana, soffre di un fondamentale problema: i tempi della celebrazione dei processi civili, penali ed amministrativi. La durata dei processi incide negativamente sulla percezione della qualità della giustizia resa nelle aule giudiziarie: una “giustizia ritardata è giustizia denegata”.
L’efficienza del settore giustizia è condizione indispensabile per lo sviluppo economico e per un corretto funzionamento del mercato. Una riforma della Giustizia che riduca i tempi, oltre a processi più veloci, porterebbe 1 punto di Pil da investire nei diversi settori.
Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio
Attraverso l’emanazione della legge n. 206 del 2021, sono stati concepiti rilevanti profili di novità in materia di diritto di famiglia allo scopo di procedere al riordino di una cornice legislativa che, a tal proposito, è parsa piuttosto contraddistinta da aspetti di frammentarietà.
A essere toccati dalla riforma saranno a partire da oggi 1 marzo, la nuova procedura unificata per i giudizi civili in materia di persone, minori e famiglie, da utilizzare sia nei tribunali ordinari, sia in quelli per i minorenni; e il procedimento semplificato di cognizione, da seguire di fronte al giudice di pace, che guadagna anche una competenza più ampia. Ma anche, in materia di lavoro, dal 28 febbraio è abrogato il rito Fornero sui licenziamenti in favore di un procedimento potenzialmente più snello e veloce. La riforma mira a velocizzare e semplificare i processi di separazione e divorzio, arrivando da una media di tre anni a otto mesi circa.
Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio
Si avrà un unico rito per ogni procedimento in materia di famiglia. Un unico rito, applicabile ai procedimenti relativi a famiglie e minorenni di competenza del Tribunale ordinario, del Tribunale per i minorenni e del Giudice Tutelare, esclusi i procedimenti per le dichiarazioni di adottabilità, quelli sulle adozioni di minorenni e quelli di competenza delle sezioni specializzate sull’immigrazione.
In relazione alla separazione e al divorzio, è richiesto un doppio requisito, vale a dire, il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza e si potrà proporre in contemporanea la domanda di separazione giudiziale e di divorzio contenzioso, oppure, le stesse potranno essere riunite in un unico procedimento.
Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio
Con l’eliminazione dell’Udienza Presidenziale, la causa non dovrà più avere due fasi, la prima comparizione davanti al Presidente e, successivamente davanti al Giudice Istruttore e i procedimenti di separazione e divorzio contenziosi, verranno caratterizzati da determinati atti introduttivi che conterranno l’allegazione completa dei fatti e dei mezzi di prova.
Nel ricorso dovranno essere contenuti documenti e mezzi di prova, la chiara e sintetica esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali viene fondato il ricorso. Potrà essere redatta una domanda in contemporanea e un “piano genitoriale” utile al giudice per modulare visite e collocamento dei figli minorenni. I figli saranno sempre ascoltati per i provvedimenti che li riguardano, anche i minori di 12 anni.
Il provvedimento del giudice sarà subito completo e nella prima udienza di comparizione potrà emettere provvedimenti provvisori sul contributo di mantenimento e sull’affidamento dei minori. Nei casi, infine, di violenza domestica la legge Cartabia prevede una corsia preferenziale.
Riforma Cartabia per deflazionare il contenzioso. Novità per separazione e divorzio
Sono alcune delle principali modifiche contenute nella Riforma Cartabia in materia di famiglia, in vista dell’introduzione, nell’ottobre 2024, del Tribunale della famiglia, istituito “ad hoc” per questo genere di procedimenti.
L’obiettivo è arrivare a ridurre del 40% i tempi della giustizia civile.