Ex ILVA, fabbrica al collasso: “Mancano le materie prime”
E’ la sinesi di quanto detto dal Segretario Generale della UILM di Taranto, Davide Sperti alla AGI.
“Oggi 14 tra carri, siviere, trattamenti etc., sono non smaltiti perché pieni di ghisa. Non si può trasformarla in prodotto finito perché mancando allumina (materia prima), c’è rischio di danneggiare i convertitori” dice Sperti. “Manca inoltre – aggiunge – olio alle centraline, quindi ci sono impianti fermi (colate continue). Dato che sono costretti a fermare gli impianti per queste motivazioni, adducono la scusa di fermata manutentiva. Eppure – rileva Sperti – quando c’è da scioperare, ci sono “comandate” allargate che riguardano migliaia di lavoratori col pretesto di evitare di fermare i carri siluro e gli impianti per ragioni di sicurezza, data la solidificazione della ghisa dovuta all’assenza della macchina di granulazione. In sintesi – osserva Sperti – se mancano le materie prime, i carri e gli impianti possono fermarsi. Invece no se c’è da scioperare. Ho già inviato comunicazione ad Acciaierie d’Italia perché per noi, a maggior ragione, esistono i presupposti di contestare la condotta antisindacale”