Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi Blackout dei servizi web di Libero e Virgilio dalla notte del 23 gennaio ad oggi. Circa 9 milioni di utenti stanno riscontrando malfunzionamenti che impediscono loro di utilizzare la posta elettronica.
Una situazione incresciosa con innumerevoli disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti. Un guasto che non trova soluzione, è tuttora in corso: per gli utenti di Libero e Virgilio è impossibile accedere alla propria schermata per la consultazione delle mail sul pc ma anche sul telefono non si riesce a ricevere o inviare le mail.
Sistema di posta elettronica in default – Pugliapress – Quotidiano online
L’azienda Italionline tramite comunicati, ha fatto sapere che non è mai successo all’azienda in 25 anni di attività, di creare un tale disservizio e lasciare off-line gli utenti per così tanto tempo. La magra consolazione per i milioni di utenti è, che una volta risolta la problematica, i dati e le mail del passato saranno recuperati. Ma di quale natura sia il guasto e quali siano le tempistiche previste per la sua risoluzione, oggi le prime notizie.
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
L’ultima nota diramata oggi dall’azienda al terzo giorno di blackout: “In questa nuova comunicazione, vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio. Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo. Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema. Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati. I tempi sono stati lunghi finora, ce ne rendiamo conto. Da 25 anni siamo il fornitore mail degli italiani, i nostri utenti non sono sparsi per il mondo, ma sono i nostri vicini di casa, i nostri amici e parenti, i professionisti del nostro Paese. Non possiamo dunque non avere come priorità la tutela dei dati degli italiani, perché sono la nostra forza. Per questo vogliamo riaprire le caselle in maniera definitiva e stabile. Prevediamo di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore. Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà. Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti attraverso i nostri touchpoint“.
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
Il vaso di Pandora finalmente è stato aperto. ll problema riscontrato dagli utenti già a partire da domenica sera, sembra essere causato (sempre secondo il comunicato) da un bug del sistema operativo nel nuovo servizio di archiviazione delle email fornito da un’azienda terza.
Insomma, gli utenti non riescono ancora a ricevere e inviare email e neppure a visualizzare la loro casella di posta elettronica; operazioni che non riusciranno a fare almeno per un’altra giornata (se non due).
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
Gli utenti parlano già di class action, ovvero un’azione legale collettiva contro l’azienda, Italiaonline, che ammette « I tempi sono stati lunghi finora, ce ne rendiamo conto da 25 anni siamo il fornitore mail degli italiani, i nostri utenti non sono sparsi per il mondo, ma sono i nostri vicini di casa, i nostri amici e parenti, i professionisti del nostro Paese. Non possiamo dunque non avere come priorità la tutela dei dati degli italiani, perché sono la nostra forza. Per questo vogliamo riaprire le caselle in maniera definitiva e stabile».
Per il momento gli unici account legati a Italiaonline che sembrano non avere problemi sono le PEC (posta certificata) di Libero.
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
Altroconsumo intanto ha inviato una diffida al provider Italiaonline per chiedere una forma di ristoro a titolo di risarcimento, per il mancato utilizzo del servizio di email di questi giorni e per i disagi patiti dagli utenti.
“Abbiamo recuperato i contratti di Virgilio email e Libero email e abbiamo trovato una clausola davvero “furba” (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento. Ci sono quindi gli estremi per inviare un reclamo a Italiaonline attraverso la piattaforma Reclama Facile argomentando i danni subiti” ha dichiarato Altroconsumo.
Il servizio verrà (si spera) ripristinato tra massimo 48 ore. Nel frattempo, per inviare comunicazioni alternative, si può ricorrere a canali alternativi come Wetransfer.com che permettono di inviare mail con allegati anche grossi senza nemmeno dover creare un indirizzo email personale; e la stessa cosa si può fare con un servizio di cloud come Dropbox o con altre mail o sistemi di messaggistica come WhatsApp o Telegram.
Blackout Libero e Virgilio – Utenti sospesi
Una volta che sarà stato risolto, dunque, la prima cosa da fare è creare un canale di comunicazione alternativo, presso un provider diverso, in modo da non trovarsi con le spalle al muro in caso di nuovi problemi.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, fa sapere che “a tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline – la società che gestisce i due provider – al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti“.